ECO+RIFLESSIONI+DEL+DIRETTORE+%26%238211%3B+Ruggero+Alcanterini-+20+MARZO+2017
lecodellitoraleit
/eco-riflessioni-del-direttore-ruggero-alcanterini-20-marzo-2017/amp/
Notizie dal Mondo

ECO RIFLESSIONI DEL DIRETTORE – Ruggero Alcanterini- 20 MARZO 2017

Di Ruggero Alcanterini

 

 

GIUSTIZIA PER GABRIELLA E LUIGI, IN NOME DI GEPPETTO, SARA ED ABRAMO – Ieri, ricordando Giuseppe, padre di Gesù, si celebrava convenzionalmente la festa dei papà. Anche io ho vissuto una giornata diversa, nella veste di padre e di nonno, piuttosto che di babbo, come si dovrebbe dire appunto secondo i nostri padri latini e italiani, senza indulgere al vezzoso francesismo. Certo, sentirmi chiamare “babbo”, piuttosto che nonno, dalla mia penultima nipotina, non vi nascondo che lo trovo divertente e che mi fa venire in mente il linguaggio “collodiano”, ottocentesco, il modo con cui Pinocchio, nato dalla fantasia di Carlo Lorenzini, si riferiva appunto al padre-nonno, disperatamente solo e desideroso di genitorialità. Geppetto, falegname come Giuseppe, era arrivato al punto di crearselo un figlio, plasmando una materia inerte come il legno e di animarla, come rappresentazione fantastica e senza tempo del paradosso che affligge coloro che desiderano per tutta la vita di avere prole, anche quando teoricamente, scientificamente e convenzionalmente non se ne potrebbe o dovrebbe più avere. Ieri, ho pensato con commozione e rabbia alla coppia di Casale Monferrato, a Gabriella e Luigi, alla loro bambina, quindi alla loro famiglia comunque spezzata dai pregiudizi e dalla legge “ingiusta”, nella forma e purtroppo nella sostanza, al punto di trasformare il miracolo della raggiunta genitorialità in tragedia. Eppure, la storia biblica di Abramo e Sara, che ebbero il figlio Isacco in tardissima età (lei ormai novantacinquenne, secondo la Genesi) dovrebbe insegnare qualcosa. Ma invece no, viva il pettegolezzo, prevalga la burocrazia, si faccia pure strame di quel prodigio, di quella bambina che sette anni fa aveva trasformato una coppia attempata, ma non stanca, finalmente in una famiglia. Penso che, per tagliare la testa al toro, oltre che sui papà e sulle mamme, sui nonni e gli stessi bambini, di cui ricorrono feste nazionali e internazionali a marzo, maggio, ottobre e novembre, dovremmo concentrarci proprio sulla famiglia e in nome di questa fare una vera grande coinvolgente celebrazione, amplificando l’appuntamento che da oltre venti anni si realizza nel milanese a gennaio, nella considerazione che proprio la famiglia è la vera pietra angolare di un concetto di comunità e fondamentale per la complessa costruzione della collettività, sino alla dimensione di società civile, di stato. Per me, è venuto il tempo di tornare a pensare seriamente al nucleo familiare, come ad un valore essenziale, unico, inestimabile, insostituibile.

 

 

 

robertamaresci

Published by
robertamaresci

Recent Posts

“Gravitations” è il nuovo album degli You Beast You Act

Da venerdì 25 ottobre 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e…

8 ore ago

“Cosmo” è il singolo d’esordio dei Gravenia

Da venerdì 25 ottobre 2024 sarà in rotazione radiofonica “COSMO” (Overdub Recordings), il primo singolo…

8 ore ago

“È l’uomo mio” è il nuovo singolo di Lemó

Dal 25 ottobre 2024 sarà in rotazione radiofonica “È l'uomo mio”, il nuovo singolo di …

14 ore ago

Casalnuovo: sold out al Parco delle Chiocciole per la seconda edizione di ZUCCANDO

Ennesima iniziativa di successo per Giovanni Nappi con la seconda edizione di “Zuccando”, la festa…

2 giorni ago

Splendida doppietta Ferrari ad Austin, Leclerc precede Sainz

"L'obiettivo e' il titolo, ma la strada e' lunga", dice il monegasco al termine della…

2 giorni ago

Gol di Lautaro e l’Inter espugna l’Olimpico, 1-0 alla Roma

I nerazzurri di Inzaghi restano al secondo posto a -2 dal Napoli

2 giorni ago