Ad Ardea una donna è rimasta sette ore a vegliare accanto alla salma del suo compagno, nei giardini della Landriana. L’uomo un turista tedesco di 60 anni, era in visita sul litorale romano nel parco naturale ed è stato colto da un malore improvviso. Nonostante i tentativi di rianimazione, per l’uomo non c’è stato nulla da fare, si è accasciato e non ha più ripreso conoscenza. Da qui in poi, il dramma, nel dramma. Il cimitero di Ardea è sprovvisto di camera mortuaria, la salma doveva essere trasferita all’ospedale di Anzio, ma non si è riusciti ad ottenere l’autorizzazione dall’ufficiale di stato civile, nemmeno con l’intervento dei carabinieri. A complicare la situazione il certificato di morte che doveva essere redatto da un medico necroscopo incaricato dalla azienda sanitaria locale, non essendo sufficiente quello del medico del 118. Una attesa lunghissima per questa donna che ha vegliato sul corpo del suo compagno a causa di cavilli burocratici ed inefficienza made in Italy.
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