Conto alla rovescia per l’annuale festa di Sant’Agostina Pietrantoni, Patrona degli infermieri d’Italia, che si terrà questa domenica a Pozzaglia Sabina (RI). Il 10 Settembre, l’amatissima Santa canonizzata diciotto anni fa da Papa Giovanni Paolo II, verrà celebrata nel suo paese natale, come consuetudine, da fedeli, operatori sanitari, infermieri, religiosi e turisti curiosi provenienti da tutta Italia e dall’estero, insieme alla comunità pozzagliese. Il bel borgo laziale di montagna, a quasi 900 metri sul livello del mare in provincia di Rieti, già è pronto all’evento, per onorare al meglio la sua figlia più illustre, al secolo Livia, che giovanissima prima di intraprendere la vita religiosa, pur lavorando, nei ritagli di tempo già accudiva i malati e gli infermi di Pozzaglia. “Un giorno per ricordare, celebrare, ringraziare” – questo il messaggio da sempre presente nel manifesto della festività –, così la solennità religiosa si unirà di nuovo alla fedeltà popolare, in una tradizione che, in preghiere e gesti, confermerà tutto l’amore e la devozione alla Santa Patrona degli Infermieri. Coordinati dal Parroco Padre Carlo Ruti, dalle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret e dal Sindaco Massimo Mulieri, i festeggiamenti religiosi si intrecceranno a quelli civili in un lavoro, sinergico ed efficace, sostenuto dai pozzagliesi sull’esempio dei valori morali e religiosi che hanno contraddistinto la vita di Livia. Il programma di celebrazioni aprirà con la straordinaria ed imperdibile visita guidata ai luoghi cari della Santa, tra cui la casa natale (ora museo), la ‘grotta-oratorio’ e la Cappella della “Rifolta” (il suo luogo di preghiera). Alle ore 11 inizierà la suggestiva Santa Messa in Piazza Sant’Agostina, celebrata da Sua Eccellenza Monsignor Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli, con successiva processione solenne per le vie del paese. Nel pomeriggio, alle 16,30, dopo l’intrattenimento musicale della premiata banda musicale di Pozzaglia, nella Chiesa parrocchiale ci si riunirà per l’Adorazione Eucaristica ed il bacio della Reliquia della Santa. Un evento unico a pochi chilometri dalla capitale cui vale la pena di partecipare.
Il decalogo dell’infermiera vissuto da Santa Agostina:
1- Non avrai altro biglietto da visita all’infuori del sorriso. 2- Ricordati di “cancellare” te stessa. 3- Ricordati di non dimenticare. 4- Onora la competenza e la preparazione. 5- Bada che Dio sia manifestato in ciò che fai. 6- Con l’affidabilità del tuo servizio fà benedire Dio. 7- Devi rubare al fratello il peso del dolore. 8- Devi inventare l’amore. 9- Non indurire il cuore con l’abitudine al dolore altrui. 10-Tieni presente infine che l’ammalato è sempre un… Altro, Gesù.
Breve biografia della Santa Patrona degli infermieri italiani:
Nata a Pozzaglia Sabina il 27 marzo 1864, Livia Pietrantoni divenne Suor Agostina a 22 anni, entrando nelle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Il giorno seguente, per consacrare la sua vita al servizio degli di poveri e malati, scelse di prestare servizio come infermiera presso l’Ospedale più antico di Roma, il “Santo Spirito”, nella corsia dei bambini e poi in quella dei tubercolotici. Morì il 13 novembre 1894, pugnalata da un malato che lei stessa aveva curato e che perdonò prima di spirare. Il 12 Novembre 1972 Paolo VI la rese Beata, fu proclamata Santa il 18 Aprile 1999 da Giovanni Paolo II. È Patrona degli Infermieri dal 29 aprile del 2003.
Massimiliano Papili
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