In vista della nuova autorizzazione, la discarica di Albano Laziale continuerà ad essere aperta anche dopo il prossimo 15 novembre, ultimo termine contenuto nell’ordinanza dello scorso luglio firmata dal sindaco Gualtieri. Fino a fine anno, e probabilmente anche nei primi mesi dell’anno, si continueranno a smaltire circa 1.100 tonnellate di scarti. Una notizia che ha scosso residenti e comitati che da mesi protestano per la sua chiusura definitiva. Appelli che non sono mai stati ascoltati, al punto di realizzare addirittura a soli 700 metri di distanza dal sito, nella zona di Santa palomba, anche un termovalorizzatore in un’area verde di circa 10 ettari al quale saranno destinati gli scarti della raccolta differenziata e il rifiuto indifferenziato per un totale di 600 mila tonnellate l’anno. A pagare il prezzo più alto saranno come al solito i residenti dei castelli. Una situazione che non può essere accettabile e che provocherà ulteriore malumori e proteste. Il sindaco Gualtieri sembra non volersi proprio distinguere dai suoi predecessori, procedendo inesorabilmente a risolvere i problemi legati al ciclo dei rifiuti della Capitale, a discapito dei cittadini.
Così in una nota, Tony Bruognolo, segretario politico della Lega Provincia di Roma Sud.
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