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Disabile bloccato sulle scale mobili a Termini, l’ira dei romani: “Scritta un’altra pagina vergognosa”

Un disabile costretto a farsi aiutare da altri passeggeri per riuscire a scendere le scale della Stazione Termini, principale scalo ferroviario della Capitale, perché l’ascensore è fuori uso. Nell’esprimere la piena solidarietà alla persona che ha subito l’ennesimo disservizio di una pessima gestione del trasporto pubblico di Roma, diciamo che si è scritta ancora una volta una pagina vergognosa nella Capitale.

È’ quanto dichiarano Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecoitaliasolidale e la Campionessa del mondo di marcia Giuliana Salce, oggi responsabile per il Lazio di Ecoitaliasolidale.

Purtroppo dobbiamo ribadire come Roma prosegue ad essere inaccessibile per chi deve muoversi in carrozzina o sedia a rotelle. E’ inaccessibile per i diversamente abili, gli anziani non autosufficienti nella mobilità’, ed anche per le mamme che debbono con fatica far superare i mille ostacoli su strade e marciapiedi per portare a spasso i propri bambini. Non ultimo per i parchi e le ville dove anche gli sportivi che si vogliono allenare per le discipline paraolimpiche trovano una serie di ostacoli.

“Vogliamo mettere in risalto come le strade, i marciapiedi, i sampietrini se non oggetto di una adeguata manutenzione rappresentano molto spesso ostacoli insormontabili. Roma e’ tutto ciò’, Roma sono le pedane dei mezzi di trasporto pubblico che non funzionano, gli ascensori delle fermate metro fuori servizio, i numerosi esercizi pubblici con scalini o porte inadeguate, come alcuni uffici pubblici inaccessibili, gli ascensori, i marciapiedi, le strade, i monumenti, i parchi, i mercati rionali, percorsi per non vedenti fuori uso o interrotti. Roma e’ tutto ciò’, ed oltre”.

“Proseguiremo la nostra battaglia di civiltà’ – proseguono Benvenuti e Salce – come abbiamo sempre fatto nel passato, chiediamo maggiore attenzione rispetto a queste problematiche, ora e subito perché situazioni gravissime come quella della Stazione Termini non si può ripetere”.

“Attendiamo -concludono Benvenuti e Salce- da chi amministra Roma fatti concreti e non certo solo promesse o singole dichiarazioni”.

Sulla stessa linea, Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio e responsabile Dipartimento regionale politiche sociali e Disabilità: “È inaccettabile quanto accaduto all’interno della stazione Termini dove, a causa dei soliti guasti ad ascensori e scali mobili, i disabili non potevano accedere alla metro se non grazie alla solidarietà dei romani che sollevando la carrozzina permettevano così il trasporto dalla metro A alla linea B. Tutto ciò avviene, sempre più spesso, nel principale nodo di scambio della Capitale e nella stazione più grande del Paese. A Roma chi usa i mezzi di trasporto pubblico viene umiliato con disservizi quotidiani ma chi ha una disabilità è umiliato due volte. Mi auguro che si potrà presto voltare pagina e dare così centralità nel dibattito politico anche ai più fragili.”

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