Addio alle vecchie detrazioni fiscali: il 2025 preannuncia l’arrivo di alcune novità rimodulate in base al reddito e non solo.
Nel campo delle dichiarazioni dei redditi, le detrazioni fiscali rappresentano uno strumento mediante il quale il contribuente può ridurre le proprie imposte lorde, in particolare dell’IRPEF. A quest’ultime, infatti, è possibile sottrarre alcune spese sostenute o parte di esse.
Grazie alle detrazioni fiscali, il contribuente può beneficiare di un rimborso parziale su varie tipologie di spese sostenute, dalle ristrutturazioni condominiali alle spese sanitarie. Le detrazioni fiscali spettano a diverse categorie di lavoratori, tra cui i privati, i liberi professionisti e le aziende.
Per usufruire delle detrazioni fiscali, è necessario conservare e presentare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute durante l’anno. Fatture e ricevute dovranno essere allegate alla dichiarazione dei redditi e presentati all’Agenzia delle Entrate.
A partire da gennaio 2025, le detrazioni fiscali su oneri e spese subiranno alcuni cambiamenti sul tetto massimo in base al reddito e al numero dei figli. Le novità si inseriscono all’interno delle modifiche introdotte dalla nuova Legge di Bilancio 2025, approvata in via definitiva il 28 dicembre 2024. La normativa, prevede che le detrazioni rimangano immutate per tutti coloro i quali presentano un reddito fino a 75.000 euro. Si tratta di una modifica pensata per colpire i contribuenti con redditi molto elevati e per chi ha un nucleo familiare poco numeroso.
Per redditi superiori, invece, le detrazioni dovranno essere calcolate in base al nuovo tetto massimo previsto, il quale sarà moltiplicato per il coefficiente risultante dal numero dei figli. Nello specifico, l’importo base è di 14.000 euro per reddito complessivo del contribuente superiore a 75.000 euro e di 8.000 euro per un reddito complessivo del contribuente oltre i 100.000 euro. Dal computo delle detrazioni per l’applicazione del limite in questione, sono escluse le spese sanitarie, le somme investite nelle start-up innovative e le somme investite nelle piccole e medie imprese all’avanguardia.
Per quanto riguarda il coefficiente per il quale moltiplicare l’importo base, quest’ultimo dipende in particolare dal numero dei figli presenti all’interno del proprio assetto familiare fiscale. Nello specifico si tratta dello:
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