Ieri, Papa Francesco è volato al Cimitero Americano di Nettuno e poi alle Fosse Ardeatine per ricordare le vittime militari e civili della fase conclusiva della Seconda Guerra Mondiale, un conflitto allora ed ancora oggi senza precedenti per gravità e conseguenze. E’ chiaro che il messaggio di Papa Bergoglio, successore di Innocenzo XII, Benedetto XIV e Pio IX, Pontefici ai quali il territorio di Nettuno ed Anzio devono storicamente la loro sopravvivenza e rinascita, era rivolto idealmente a tutti i caduti, oltre i settemila ottocento sessantadue a stelle e strisce dalla Sicilia alle spiagge del Litorale, quindi compresi coloro che sono allineati nei cimiteri inglese e tedesco ad Anzio, piuttosto che cittadini coinvolti nei bombardamenti. La storia rappresenta questo territorio come nevralgico sin dai tempi dei tempi, ovvero dei conflitti tra Volsci e Romani con le due battaglie navali di Anzio (484 e 468 a. C). Sempre nelle acque di Anzio, il 30 maggio del 1378, durante le guerre fra Venezia e Genova, dieci galee genovesi, capitanate da Luigi Fieschi, si scontrarono con 14 galee veneziane agli ordini di Vittor Pisani e furono sconfitte: quattro galee e l’ammiraglio genovese finirono nelle mani dei Veneziani; una naufragò, le altre riuscirono a fuggire. Un secolo prima, nel 1268, a Torre Astura, si consumò uno degli episodi più odiosi della storia, con il tradimento dei Frangipane e la successiva decapitazione a Napoli di Corradino di Svevia. E poi la vicenda tristissima di Maria Teresa Goretti nel 1902 a Le Ferriere di Conca, vittima di un male sociale e culturale mai estinto, quello della violenza sulle donne. Maria, vittima innocente di un brutale tentativo di stupro, divenne un simbolo della purezza e fu canonizzata da Pio XII nel 1950. Ecco, un quadro nel quale si riassumono la nostra storia ed il nostro ruolo attraverso episodi dolorosi , che hanno riguardato la collettività internazionale e che non hanno trovato adeguata compensazione nei progetti di sviluppo, salvo operazioni che nel tempo hanno rivelato il loro vero scopo, ovvero quello del cinico sfruttamento del territorio. Oggi, le problematiche assumo aspetti diversi, complessi e complicati da affrontare e risolvere, comprese le conseguenze della terza “ guerra a pezzettini”, diffusa nel globo e di cui parla spesso proprio Papa Francesco, che ha una visione cruda dei malesseri “pelosi”, che pervadono il mondo, sino ad ucciderne l’essenza vitale, il creato. Ecco, questo è il significato profondo della testimonianza, del grido di dolore di Francesco, dal Cimitero Militare Americano di Nettuno e dalle Fosse Ardeatine. Ma siamo sicuri di averne capito bene e fino in fondo il senso ed il significato? Gli amministratori delle nostre Città, per primi, dovrebbero farne tesoro e trarne le conseguenze comportamentali.