Ecco puntuali, dopo quarantotto ore, le sanzioni come digestivo per il piatto forte, i missili. Nessuna fantasia per cambiare il copione dopo quello adottato per la “spy story” al presunto gas nervino attribuita presuntivamente a Putin, giusto alla vigilia della sua rielezione… Macron, dopo aver menato Assad , tanto quanto Sarcozy Gheddafi, adesso si assume il ruolo di mediatore nei confronti dei tutori della Siria: Russia, Iran, Turchia, Cina… Il vero obiettivo è quello di recuperare il ruolo politico perso sul campo, dopo una serie impressionante di errori che hanno devastato la nostra esistenza. Fino a ieri l’ISIS veniva lasciata libera di compiere le peggiori nefandezze, purché arrivasse a Damasco. Ci voleva l’intervento russo perché si spegnesse la furia dell’ alieno, dello Stato Islamico, peraltro erede di altri mostri creati in laboratorio ed usati come armi proprie , onde enfatizzare quanto generato dalla “geniale” idea di imporre la democrazia con le bombe, passando per rivoluzioni a qualsiasi titolo, anche di stagione, primaverili.
Se oggi la nostra sicurezza e la nostra società civile, il nostro stile di vita sono minacciate dalle più cruente e subdole forme di terrorismo, lo dobbiamo alla stupidità o al cinismo di chi ha innescato questo perverso meccanismo sin dal primo intervento punitivo in Iraq contro il despota Saddam che, guarda caso, era accusato di detenere ed usare armi di distruzione di massa, poi mai rinvenute.
E vengo alla “Santa Ignoranza”, quella che genera le peggiori pulsioni umane : ma è mai possibile che ci si accanisca nel distruggere le proprie radici? Si insista nel devastare la civilissima Siria, dalla millenaria Città di Palmira , la “sposa del deserto”, ad Aleppo, alla stessa Damasco, dov’è un museo straordinario contenente parti fondamentali della nostra storia e della nostra stessa cultura e da dove mutuo’ sapienza e ingegno il nabateo Apollodoro ( di Damasco) il grandissimo architetto al servizio prima dell’imperatore Traiano e poi di Adriano, autore della Colonna e dei Fori, del Mercato Traianeo e della meraviglia delle meraviglie romane, il Pantheon, oltre che del grande ponte sul Danubio , strategico per quella regione che poi assunse il nome di Romania. Ebbene, come dovrebbe capitare per la Grecia matrice della cultura occidentale , generatrice del nome mitico e del concetto di Europa , anche per la Siria ci vorrebbe un rispetto revenziale a prescindere, sempre che dalla Santa Ignoranza non si generi una “Sacra” Alleanza, come quella nata a Jalta nel 1945 , in nome della quale arrivare a spartire, dividere e distruggere anche se stessi, per mero interesse di parte , a prescindere dalla ragione.
Ruggero Alcanterini
Direttore responsabile de L’Eco del Litorale
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