Il Governo ha appena varato misure eccezionali per salvare l’economia e supportare le famiglie del nostro Paese. Un decreto da 25 miliardi di euro, chiamato Cura Italia, che presenta scelte fortissime a sostegno delle famiglie, delle imprese, dei lavoratori (pubblici e privati, autonomi e dipendenti…). La sospensione dei termini degli adempimenti tributari e dei versamenti fiscali e contributivi per le imprese. L’estensione della cassa integrazione. 15 giorni di congedo parentale o un bonus baby sitter per le famiglie. Un supporto particolare ai settori produttivi, commerciali e di servizi maggiormente colpiti, dal turismo allo sport ai servizi educativi alla cultura e allo spettacolo. Agevolazioni e maggiori margini di azione per gli enti locali. E una forte iniezione di risorse per sostenere il sistema sanitario nazionale, sotto enorme pressione. Sono queste le principali misure del decreto salva-economia di 25 miliardi, ma capace di attivare quasi 350 miliardi in termini economia generale, che il Governo ha appena varato per affrontare l’emergenza Coronavirus, e che avremo modo di vedere in dettaglio nelle prossime ore. Misure concrete per far sì che il costo dell’epidemia non venga pagato dalle imprese e dai lavoratori. Perché questa guerra sarà combattuta non su uno ma su due grandi campi di battaglia: il primo è sconfiggere la malattia, il secondo far ripartire il Paese.
Achille Variati Sottosegretario all’interno
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