La Soc. Green Future ha presentato un progetto per la realizzazione di una centrale per il trattamento dei rifiuti e la produzione di gas metano nella zona di Padiglione. Tutti i cittadini delle zone limitrofe sono mobilitati per resistere a quello che è solo un atto di speculazione finanziato con i soldi dei cittadini. L’approvazione di questo tipo di progetti viene concessa a livello regionale e siamo in contatto con l’Amministrazione Comunale, perché siamo convinti che senza una forte azione da parte del Comune di Anzio sarà molto difficile bloccare il progetto. Siamo anche in contatto con tutti i rappresentanti della politica locale per cercare di costruire un consenso condiviso contro la realizzazione di progetti per la produzione di BIOGAS o di trattamento di rifiuti sul nostro territorio. I cittadini reagiscono spesso in modo riluttante di fronte alle iniziative di questo genere e ciò perché non conoscono la gravità dei problemi e non sanno quanto essi potrebbero fare per evitarne l’effetto dannoso. Purtroppo la mobilitazione spesso si allarga quando ormai i giochi sono fatti e non si può tornare indietro ed i danni gravissimi pesano sui territori e su coloro che vi abitano. La centrale prevista nella zona di Padiglione ha due linee di lavorazione: una per il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta indifferenziata ed una per il trattamento anaerobico dei rifiuti organici finalizzato alla produzione di metano. Tale impianto ha una capacità di circa 90000 tonnellate vale a dire quasi quattro volte i rifiuti prodotti dal Comune di Anzio e quindi nasce al solo fine speculativo per ricevere i forti contributi statali e per distribuire sul territorio i rifiuti prodotti dalla Capitale. Anche nei casi in cui questi impianti vengono gestiti con molta attenzione i danni inevitabili per le zone limitrofe sono drammatici. Si tratta di danni alla gente, alle colture, al turismo ed all’economia: nelle zone in cui tali impianti vengono installati il prezzo degli immobili ad uso abitativo crollano del 40-50% in base alla distanza dagli impianti. Le procedure ed una politica scellerata prevedono autorizzazioni semplificate in cui la volontà degli abitanti sembra non contare niente. Il nostro tentativo è quello di farla contare e di farlo convincendo l’Amministrazione Comunale, quella regionale e le forze politiche locali. Possiamo contare qualcosa solo se siamo in tanti e, quindi, se sei nella zona di influenza dell’impianto vieni con noi a combattere contro questo scempio:
non lo fai solo per il nostro territorio ma lo fai anche per te, per la tua famiglia e per il tuo interesse.
Se vuoi aderire informati qui, oppure vieni il martedì in via delle Margherite 125 a Lavinio (ore 15-17).
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