Con il bando ”Sostegno Donna” la Regione Lazio, pur partendo dal buon proposito di dare supporto a madri in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in atto, compie un gesto gravemente discriminatorio nei confronti dei tanti padri soli con figli a carico che vivono al di sotto della soglia di povertà. Il testo, poi, contraddice la stessa definizione di “nucleo monogenitoriale” dell’ISTAT alla quale lo stesso bando si affida per il calcolo della soglia di indigenza, segnando un confine incomprensibile tra famiglie con un solo genitore donna e famiglie con un solo genitore uomo. Siamo ovviamente favorevoli al sostegno per le madri singole, ma consideriamo un grave controsenso applicare un’etichetta di genere a qualsivoglia politica per la famiglia. Una istituzione deve essere garante dei diritti di tutti, in special modo se si tratta di bambini, senza farsi trascinare per la giacchetta da vizi ideologici.
Così in un comunicato Fabrizio Ghera capogruppo di FdI alla Regione Lazio e Cinzia Pellegrino Coordinatore Nazionale del Dipartimento tutela Vittime di Fratelli d’Italia.
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