Le coste laziali sono da tempo immemore terre di grandi tradizioni ippiche, legate storicamente ad un particolare tipo di lavoro equestre, quello del mandriano a cavallo: il buttero. Il termine buttero è talmente arcaico da derivare dal latino regionale “būtorus”, a sua volta mutuato dal greco antico βουτόρος: “pungolatore di buoi”.
Molti associano la figura del buttero alla sola Maremma, ma la Maremma laziale costituisce solo il lembo meridionale della Maremma stessa, interessando la fascia costiera e la corrispondente pianura delimitata a nord-ovest dall’ultimo tratto del fiume Chiarone, che segna il confine con la Maremma grossetana e la Toscana e a sud dal promontorio di Capo Linaro fino a Cerveteri, che costituisce l’appendice meridionale dei Monti della Tolfa.
Ma se è pur vero che il buttero è il mandriano a cavallo tipico della Maremma e il suo cavallo è un cavallo maremmano, è altrettanto vero che lo è anche della Campagna Romana e di tutto l’Agro Pontino. Con una certa approssimazione, tale termine può essere considerato l’equivalente italiano dei cavalieri statunitensi chiamati cowboy o dei gauchos che cavalcano le vaste pianure dell’Argentina, del sud del Brasile, del Paraguay, dell’Uruguay e del Cile.
Con la bonifica delle Paludi Pontine, il mestiere del buttero ha iniziato un lento ma inesorabile declino, rischiando quasi la scomparsa totale. Oggi i butteri, che hanno praticamente smesso di condurre mandrie di vacche maremmane o di bufale al pascolo, tengono viva la tradizione equestre con varie manifestazioni, nello specifico i butteri pontini, tra le altre cose, organizzano ogni anno la “Corsa all’Anello”, che si tiene nel mese di agosto a Cisterna di Latina, un centro definito “la città dei butteri”, grazie alla celebre sfida lanciata da Buffalo Bill, durante la tappa romana (Prati di Castello, 8 marzo 1890) della tournée europea del suo circo, il Wild West Show.
La sfida fu vinta dalla squadra di butteri di Cisterna, capeggiata da Augusto Imperiali (Cisterna di Latina, 27 agosto 1865 – 18 dicembre 1954), il quale riuscì a cavalcare, a differenza dei famosi cowboy americani, un selvaggio ed indomito cavallo mustang:
«Il morello, tenuto con le corde, si dibatte frenetico; s’alza sulle zampe di dietro, tira rampate. I butteri le schivano sempre con la sveltezza di uomini esperti. Riescono finalmente a mettergli la sella con il sottocoda, e d’un salto uno dei butteri gli è sopra. È Augusto Imperiali. ……..Augusto Imperiali fa una stupenda galoppata intorno al campo, tenendo con la destra le redini e agitando con la sinistra il cappello. Tutte le sfuriate del cavallo non riescono a muoverlo dal posto un solo momento. Sceso a terra, e chiamato ad avvicinarsi ai primi posti dove riceve le più vive congratulazioni da tutti, compresa la Duchessa di Sermoneta ed i suoi figli. » da “Il Messaggero” del 10 marzo 1890 |
Per questa sua maestria nel cavalcare anche cavalli ritenuti indomabili, il buttero dell’Agro Pontino Augusto Imperiali è divenuto l’eroe e il simbolo di tutti i butteri italiani.
Scomparso il duro lavoro del buttero, è rimasta oggi, per fortuna, la passione e la voglia di continuare il rapporto tra l’uomo e quel magnifico animale che è il cavallo. Molti sono i centri ippici che costellano il litorale laziale e se pure alcuni chiudono, o stentano ad andare avanti, complice anche la perdurante crisi economica, altri ne nascono; tra questi lo “Horse Marine”, nel Comune di Pomezia. L’impianto sorge su di un area di trentamila metri quadrati, di proprietà dell’omonimo allevamento ed azienda agricola e dispone, per lo stazzonamento dei cavalli, di due scuderie all’italiana, per complessivi 20 box e di ampi paddock esterni. Per le attività sportive ed amatoriali, di un tondino coperto da dieci metri di diametro e di due campi; un campo di allenamento in sabbia ed uno di gara in erba, di dimensioni che superano le già ampie misure regolamentari FISE. La Club House del circolo è un’accogliente ambiente, dove i soci possono passare momenti di relax od organizzare pranzi o cene, che rendono la vita associativa più piacevole e partecipata. Tutte le strutture sono rigorosamente in legno, che bene si armonizzano con l’ambiente naturale circostante.
Per chi avesse voglia di visitare il centro ippico Horse Marine, magari solo per passare una bella giornata all’aperto o far vedere ai propri bambini dei magnifici cavalli, può arrivarci, provenendo da Pomezia, dopo aver percorso circa 4 chilometri della Via del Mare, in direzione Torvajanica, dove, superato il Centro Commerciale “16 Pini” e immediatamente dopo lo spiazzo del grande fruttivendolo “Il Messicano” (numero civico 68), si gira a destra in Via Di Campo Selva (all’incrocio c’è il cartello del maneggio), la si percorre per circa un chilometro, dove un altro cartello invita a svoltare a sinistra; percorso un ulteriore chilometro di strada campestre, transitabilissima da qualsiasi autovettura, si giungerà al centro ippico Horse Marine, dove sarà ad accoglierlo anche un ampio parcheggio.
Il maneggio è aperto tutti i giorni tranne il lunedì.
Per info: 348 25 13 300
www.facebook.com/pages/ASD-Horse-Marine/1400655393525814
Claudio Perazzini
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