Si è conclusa per l’Associazione Ambientalista Fare Verde, nella persona del suo Presidente, la Conferenza di servizi indetta per istituire un tavolo tecnico in ordine alla realizzazione di un impianto di messa in riserva di rifiuti nel territorio di Anzio. Il Dott. Luca Zomparelli afferma: << Abbiamo reputato più che opportuno intervenire per portare all’attenzione della società istante e delle competenti autorità alcune importanti carenze riscontrate dall’analisi dei documenti relativi all’impianto. Tra le nostre rilevazioni, in primo luogo abbiamo eccepito l’improcedibilità della richiesta di autorizzazione per mancata dovuta assoggettabilità del progetto presentato a VIA regionale stante l’eventualità di registrare, all’interno della ditta stessa, l’entrata di rifiuti pericolosi quali l’amianto, nonché in ragione dei quantitativi in entrata dei rifiuti che richiederebbero assoggettabilità a tale specifica procedura. Lo stesso responsabile del procedimento ha rilevato la necessità di richiesta di assoggettabilità a VIA del progetto perché, essendoci una presenza di 50.000 abitanti, le dimensione di quantitativi di rifiuti entranti vengono a dimezzarsi e, dunque, l’impresa risulterebbe in difetto. In ordine al possibile superamento del dissenso da noi sollevato abbiamo fatto così presente l’importanza, per la ditta, del dover necessariamente verificare e dichiarare, in modo specifico, le caratteristiche dei rifiuti in entrata ed uscita che risultano, invero, non dovutamente dettagliate al punto da celare il riferimento all’amianto nonché di ridurre i quantitativi, per non assoggettarsi a VIA ovvero di mantenerli e di procedere in questo senso. A tale riscontro, la ditta ha riconosciuto la promiscuità delle loro dichiarazioni in materia di rifiuti ed ha preso l’impegno di escludere l’amianto dai rifiuti in entrata, con dovuta specifica dichiarazione messa a verbale. Ha dichiarato, sempre a verbale, di procedere in ordine alla riduzione dei quantitativi in entrata per non sottoporsi a specifica procedura di VIA, conformandosi così alla normativa. Questo è sicuramente un risultato di grande importanza in ordine alla tutela della salute umana e dell’ambiente che per noi, in qualità di associazione di protezione ambientale, sono sempre al primo posto. Alla nostra posizione si è legata quella del Sindaco di Anzio. In proposito, lo stesso Sindaco, ha accolto la nostra istanza di verifica del PUC, piano urbanistico comunale, per verificare la compatibilità urbanistica dell’impianto in oggetto in quanto andrebbe ad insistere in un sito già toccato da altre realtà impiantistiche di trattamento rifiuti. Ci tengo a precisare, da ultimo ma non meno importante, che è emerso, da più voci, quello che ormai da molto tempo stiamo denunciando: la necessità che la Regione si faccia carico di regolamentare adeguatamente l’insediamento di impianti per la trattazione di rifiuti, anche nella misura della sola messa in riserva degli stessi, perché va bene il passaggio alle migliori e più aggiornate tecnologie per risolvere il problema rifiuti, ma ciò non deve andare a discapito dell’uomo e dell’ambiente>>.
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