Il Comune di Anzio è parte lesa in questo processo. Un anno e mezzo fa, infatti, degli uomini si sono introdotti nell’ufficio dell’anagrafe presso la piazza Cesare Battisti forzando la sicurezza dell’edificio utilizzando anche fiamme ossidriche.
Dopo aver aperto la cassaforte, hanno sottratto € 4.000 e diverse carte d’identità ancora da compilare per una cifra di circa 6.000 tagliandi.
Un responsabile è stato trovato grazie alle indagini della squadra scientifica e degli agenti del commissariato di Polizia di Anzio. L’uomo è ora rinviato a giudizio e si troverà a rappresentare l’ufficio comunale l’avvocato Stefano Bertollini.
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