In merito al nuovo “scandalo” che si è abbattuto su Ama per la vicenda della colonnina per le ricariche elettriche delle auto all’interno del posteggio riservato al Presidente dell’azienda, che dovrebbe essere riservata solamente a lui ma verrebbe utilizzata anche da terze persone, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti.
“Nella vicenda in esame parrebbero potersi ravvisare profili di rilevanza penale, tali da richiedere il sollecito intervento delle Autorità adite – scrive il Codacons nell’esposto – Nella specie, le condotte suesposte, per come rappresentate, parrebbero potersi sussumere nelle fattispecie delittuose previste e punite dagli articoli 314 e 323 del Codice Penale, nelle caratteristiche declinate dalla giurisprudenza di legittimità in punto di peculato e Abuso di atti di ufficio.
“All’Ill.ma Procura della Repubblica si chiede di voler utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto ed in caso positivo di verificare il configurarsi di eventuali illeciti e responsabilità, oltre che, in caso affermativo, di esperire l’azione penale nei confronti dei soggetti interessati. All’Autorità contabile competente si chiede invece di avviare il necessario procedimento istruttorio e di monitoraggio, al fine di accertare se con riferimento alle fattispecie esposte possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività e conseguentemente sanzionando le eventuali scelte dannose per la collettività stessa”.