Erbazzone per antipasto, tortellini in brodo ripieni di carne come primo piatto immancabile, salmone al pepe rosa sul letto di verza per secondo e gran finale con i cantucci. Se in questi giorni di festa il surplus gastronomico ci ha fatto lievitare fino a 5 chili in più di quanti ne avevamo fino a metà mese, ecco i giusti abbinamenti degli ingredienti e il giusto metodo di cottura, che non vuol dire rinunciare a pasta, fritti o dolci, ma cucinarli secondo il Metodo Cucina Evolution. Si tratta di uno stile alimentare che mette in pratica i principi della Culinary Nutrition, di cui Chiara Manzi, nutrizionista italiana e docente universitaria, è la massima esperta in Europa. Una sorta di evoluzione della dieta mediterranea, che tiene conto di tutte le ultime scoperte e ricerche in ambito alimentare.
Il menu di Capodanno può essere ripreso dal libro “Cucina Evolution. BuonaDaVivere!” (Art Joins Nutrition), dove la dottoressa Chiara Manzi ha inserito anche le ricette. Ed ecco che si parte con un antipasto a base di erbazzone, tipica specialità reggiana che permette di fare il pieno di fibra, senza modificare gli ingredienti della tradizione, con i grassi di poco più di un cucchiaino di olio! Il segreto sta nel bilanciamento di ogni ingrediente e nell’aggiunta di inulina, fibra solubile in grado di rallentare l’assorbimento di grassi e zuccheri a livello intestinale. È importante, poi, fare attenzione alla cottura in forno, per non imbrunire troppo l’impasto, evitando la formazione di sostanze dannose per il nostro organismo.
Si prosegue, poi, con un piatto immancabile sulle tavole di tutta Italia nei giorni di festa: i tortellini in brodo ripieni di carne. Anche in questo caso, la tradizione si fonde con il benessere, aggiungendo inulina alla sfoglia per la pasta, permettendo di ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri a livello intestinale, con uno sconto sulle calorie. Il ripieno conserva gli ingredienti della tradizione, basta sapere dosare bene i vari componenti ed accostare alla mortadella un buon prosciutto crudo pulito dal grasso visibile.
Come secondo, invece, la dottoressa suggerisce dell’ottimo salmone al pepe rosa su un letto di verza. Un piatto buono e che fa bene al cuore, poiché il salmone è un pesce ricco in Omega 3, grassi polinsaturi che riducono il rischio di malattie cardiovascolari e fanno bene alla memoria. Una porzione di questo piatto ci regala il 70% della dose di Omega 3 raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Infine, non può certo mancare il dolce della tradizione: i cantucci, qui proposti in una versione gluten free, da accostare ad un buon calice di Vin Santo che possiamo concederci senza sensi di colpa. Il segreto? Una porzione contiene i grassi e gli zuccheri rispettivamente contenuti in mezzo cucchiaino di olio e di zucchero semolato e le fibre di tre piatti di insalata, merito della frutta secca e dell’aggiunta di inulina, la fibra solubile estratta dalla cicoria in grado di favorire l’equilibrio della flora intestinale.
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