“Seppur con un immenso patrimonio, il nostro Paese è al penultimo posto per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura. Investire di più in questo settore porterebbe sicuramente una maggiore occupazione per i nostri giovani e una situazione di maggiore stabilità a coloro che già operano in questo ambito”.
Così Fabio Massimo Castaldo (M5S), vicepresidente del Parlamento europeo, nel corso dell’incontro con l’Assemblea dell’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT).”Le guide turistiche, – ha aggiunto Castaldo – così come altre professioni del settore, rivestono un’importanza capitale per la valorizzazione del nostro passato e il loro lavoro va fortemente tutelato. Sappiamo bene che la contestata direttiva 123 del 2006 – la cosiddetta direttiva ‘Bolkestein’ – ha introdotto la liberalizzazione della prestazione dei servizi, permettendo ai cittadini europei di esercitare, appunto, un’attività temporanea di prestazione di servizi in un paese dell’Ue diverso da quello di origine”. “Comprendo i vostri timori e le vostre preoccupazioni – ha proseguito Castaldo rivolgendosi alla platea – e per questo voglio rassicurarvi perché in Europa stiamo lottando affinché, a fianco di norme come quella citata, vengano introdotti strumenti di tutela per i lavoratori e misure anti-dumping. Già dal 2014 abbiamo sottolineato le criticità della direttiva Bolkeistein alla Commissione Europea, evidenziando come un’applicazione cieca di queste disposizioni avrebbe rischiato di danneggiare i cittadini, prima ancora di aiutarli, tradendo così la missione dell’Unione, che dovrebbe essere quella di porsi al servizio delle persone e non di principi astratti. Allora avevamo già chiesto una revisione della direttiva ed oggi continuiamo ad impegnarci nella Commissione parlamentare IMCO (Mercato interno e protezione dei consumatori) per difendere i diritti dei lavoratori”.”Proprio per questo – ha aggiunto – abbiamo proposto degli emendamenti sulla recente proposta della Commissione riguardante la procedura delle notifiche delle norme nazionali. Le nostre battaglie dimostrano quanto crediamo nel vostro valore aggiunto che è dato dal legame con il territorio. Vogliamo che questo legame sia riconosciuto e valorizzato, che non vi sia una corsa al ribasso sui compensi dei lavoratori ma che, al contrario, i lavoratori siano protetti e salvaguardati all’interno del mercato europeo. È solo in quest’ottica di tutela dei lavoratori che possiamo costruire un’Europa migliore, un’Europa sociale e dei diritti, veramente vicina ai cittadini”.
“La cultura è un bene pubblico e come tale deve essere accessibile a tutti poiché essa rappresenta, al contempo, le radici e il futuro dell’Italia”, ha concluso Castaldo.