DICIAMO CHE E’ COME DARSI UN PIZZICOTTO, PER CAPIRE SE SI E’ NEL BEL MEZZO DI UN SOGNO, OPPURE DELLA REALTA’. PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DELLO STATO DELL’ARTE E VALUTARNE IL LIVELLO E’ POSSIBILE SE SI DISPONE DEI TERMINI DI PARAGONE. OGGI MI RITROVO TRA LE MANI UN LIBRICINO SUI CENTRI CONI DI AVVIAMENTO ALLO SPORT PER L’ATLETICA LEGGERA. SI TRATTA APPENA DI UNA TESSERA DEL GRANDE MOSAICO REALIZZATO ALL’EPOCA, DOPO QUINDICI ANNI DI “RINNOVAMENTO”. SI TRATTA DELLA GUIDA TECNICA, DEL 1984, IN PARTE FRUTTO DI UNA TRASFUSIONE DI TESTI DA ATLETICA STUDI DEL 1977. IN QUEL PERIODO, LA QUALITA’ DELLA FIDAL SI RIVERBERAVA SIGNIFICATIVAMENTE SUL CONI E SULLE ALTRE FEDERAZIONI. LA SQUADRA TECNICO-SCIENTIFICA IMPEGNATA ERA DI PRIMA GRANDEZZA E CI FA BENE RILEGGERNE I NOMI DEI COMPONENTI: CANDELORO, ARNAUDO, FIORAVANTI, NICOLETTI, BELLOTTI, BENZI, CAVALIERE, COZZI, D’AGOSTINO, DI NUCCI, DI RUSSO, DONATI, ANTONIO FAVA, GIANFREDA, GRANDI, LAZZARI, LOMBARDI, MASSAI, MILONE, MONTEFUSCO, NICOLINI, PETRACCA, PLACANICA, VITTORI. ERAVAMO NELL’ANNO DEI GIOCHI DI LOS ANGELES E AVEVAMO AVVIATO LA MACCHINA ORGANIZZATIVA DI ROMA ’87. QUANTO E’ AVVENUTO DAL 1988 IN POI CI CONSENTE DI VALUTARE IN MODO OGGETTIVO, SE NON OBIETTIVO, LA SITUAZIONE. CREDO CHE VARREBBE LA PENA DI APPROFONDIRE QUANTO ERA STATO REALIZZATO E QUANTO C’ERA DI POSITIVO, PIUTTOSTO CHE DI NEGATIVO, PERCHE’ IERI, COME OGGI, AVEVAMO ED ABBIAMO BISOGNO DI CERTEZZE E DI VERI BUONI MAESTRI, PIUTTOSTO CHE DI DETRATTORI, DI PESSIMISTI E DI FALSI BUONI MAESTRI. L’ATLETICA NON PUO’ RINUNCIARE AL PROPRIO RUOLO NATURALE DI DISCIPLINA GUIDA DELLO SPORT, A FORTE VOCAZIONE EDUCATIVA E CREDO CHE LE RISORSE UMANE ANCORA DISPONIBILI -E IN PARTE NON UTILIZZATE- SIANO ANCORA TALI E TANTE, DA RENDERE INSPIEGABILE LA RILUTTANZA AD ATTIVARLE E A COINVOLGERLE. ALLE IMMAGINI DELLA GUIDA TECNICA E DI PIERO MASSAI, IN RIUNIONE CON ROBERTO QUERCETANI, AGGIUNGO UN SALTO IN ALTO FUTURISTA, PERCHE’ SE NELL’ATLETICA CI CREDEVANO MARINETTI, SEVERINI, CARRA’, BOCCIONI, DOTTORI E DEPERO, POSSIAMO CREDERCI ANCHE NOI, “FUTURISTI” DEL TERZO MILLENNIO…