BUON COMPLEANNO A SANTO PELLICCIA IL PICCOLO PRINCIPE DI EL ALAMEIN

Ieri ad Anzio presso il ristorante “Gattopardo”, è stato meritatamente festeggiato, il 93esimo compleanno del nostro reduce di El Alamein: Santo Pelliccia. Presenti i suoi familiari, alcuni rappresentanti dell’esercito, il nostro editore Antonio Geracitano e noi giornalisti. La redazione rinnova il suo augurio più sincero, a questo formidabile personaggio che ci onora, come sempre della sua presenza e della sua attenzione. Qui di seguito, riportiamo l’articolo da noi pubblicato, nei mesi scorsi su Santo Pelliccia, riguardante il libro, sulla storia della sua vita.
“Riproporre attraverso poche pagine la vita di un uomo, che ha vissuto uno dei conflitti mondiali più cruenti della nostra storia non credo sia stato semplice, ma sopratutto nessun redatto, nè intervista, potrà mai ripercorrere il cammino, di uno degli ultimi reduci di El Alamein, un eroe che con coraggio e determinazione ha influito con la sua divisione a cambiare il corso della storia, rendendola immemore, portandone fino ai giorni nostri, un onorabile testimonianza. È stato questo dunque l’arduo compito di Alberto Sulpizi raccogliere in una breve biografia le gesta che hanno contraddistinto la vita di un soldato il reduce di El Alamein Santo Pelliccia, nel libro, “Ricordi di un soldato”. Un libro fortemente voluto, per onorare questo formidabile personaggio, che con fierezza partecipa ad ogni commemorazione civile e militare, in rappresentanza del suo corpo di appartenenza; la “Folgore”. Santo classe 1923, originario di Casalnuovo di Napoli, ha iniziato la sua carriera militare presso la scuola Regia di Paracadutismo di Tarquinia, conseguendo il suo brevetto nell’ottobre del 41. Da lì inizierà la sua ascesa verso la consacrazione, in uno dei più grandi corpi d’élite italiani quello dei paracadutisti della Folgore, che li vide impegnati nel teatro di guerra tra il 23 ottobre e il 4 novembre del 1942, ad El Alamein. Privi di rifornimenti e di uomini, riuscirono a fronteggiare uno degli eserciti più potenti del mondo, l’esercito inglese, che vinse per la notevole quantità numerica di mezzi e di soldati, sulla nostra divisione, la quale meritò, per il proprio coraggio ed il proprio sacrificio gli onori del nemico. Santo Pelliccia é uno degli eroi di questa divisione, uno dei 300 superstiti, di 5000 soldati italiani, impiegati in questa leggendaria battaglia, i cui resti sono ancora dispersi nel deserto, ma non nella memoria. “Mancò la fortuna ma non il valore”. Ringraziamo Santo Pelliccia per la sua preziosa testimonianza, vederlo nella sua divisa originale, insignita delle più alte onorificenze militari, ci fa rivivere una delle pagine più importanti della storia, Santo Pelliccia, il piccolo principe di El Alamein.”
Linda Di Benedetto