“Brusca esce dal carcere e i politici si scandalizzano. Un atteggiamento beffardo proprio da parte di coloro i cui partiti e movimenti avrebbero potuto evitarlo con una modifica della legge. Ma oggi si scandalizzano. Lo Stato così perde due volte: per non aver evitato questo assurdo epilogo e per le critiche alla liberazione di un capo mafia. In mezzo a tutto questo ci sono le vittime e i loro familiari, dimenticati e oggi ulteriormente oltraggiati nel loro dolore e nella loro dignità. Ci sono i servitori dello Stato che lo hanno assicurato alla giustizia e che per questo hanno pagato con la vita. In questo momento, purtroppo, non ci sentiamo fieri di essere italiani, perché mal governati. Chi ha dichiarato di aver tolto il diritto di vivere a 150 esseri umani non può tornare libero. La legge è legge e va rispettata, ma possiamo (e lo facciamo) giudicare negativamente chi la approva”. Lo dichiara il segretario generale dell’USIC, Unione Sindacale Italiana Carabinieri. (Usic).
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