In tema di bollette e forniture energetiche un gioielliere della capitale, assistito in giudizio dal Codacons, ha vinto la sua battaglia contro Acea e Areti, con le due società condannate dal Giudice di pace a risarcire la gioielleria con complessivi 1.452 euro anche per i danni d’immagine subiti dall’esercizio.
La vicenda viene resa nota oggi dal Codacons, che ha fornito assistenza legale alla vittima di continui disservizi sul fronte delle forniture di corrente elettrica, ottenendo ben due sentenze positive dinanzi al Giudice di Pace di Roma.
Il caso riguarda la gioielleria di Renato Gisci sita in pieno centro storico (via Vittoria) a Roma, dove a partire dal 2017 si sono registrate continue interruzioni del servizio di energia elettrica fornito da Acea – spiega l’avv. Cristina Adducci, legale Codacons che ha difeso in giudizio il gioielliere – Problematica che si è ripresentata a più riprese anche nel 2019, con l’esercizio commerciale che per diverse ore si è ritrovato privo di corrente elettrica e quindi impossibilitato ad operare. Un danno enorme per il gioielliere, che oltre a subire una interruzione della propria attività lavorativa, era costretto a rivolgersi ad una guardia giurata privata, considerato che il sistema di allarme del negozio risultava fuori uso a causa della mancanza di alimentazione elettrica. Non solo. I continui sbalzi di corrente danneggiarono i sistemi di illuminazione e quelli di antifurto, comportando ingiuste spese a carico del gioielliere.
Il titolare dell’esercizio si è così rivolto al Codacons che ha presentato due diverse cause dinanzi al Giudice di pace di Roma, entrambe con esito favorevole al commerciante. Con una prima sentenza il giudice Simonetta Masina ha condannato Areti, società responsabile della distribuzione dell’energia elettrica nella capitale, a risarcire il sig. Gisci con complessivi 631 euro riconoscendo “un innegabile disagio subito dall’attore” nel corso del 2017. Con una seconda sentenza riferita al 2019 il giudice Anna Condò ha invece condannato Acea spa quale mandataria di Areti al risarcimento non solo dei danni materiali quantificati in 421 euro, ma anche di quelli all’immagine dell’esercizio commerciale, pari a 400 euro.