Dopo l’Antitrust anche la magistratura dovrà attivarsi sul comportamento delle società energetiche che hanno modificato unilateralmente i prezzi delle bollette di luce e gas. Il Codacons, alla luce della recente decisione dell’Autorità garante, presenta oggi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia in cui si chiede di “accertare se nel comportamento posto in essere dalle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, con proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l’art. 3 del Decreto Aiuti bis, possano celarsi responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti e il configurarsi del reato di cui all’art. 355 c.p. (Inadempimento di contratti di pubbliche forniture) e anche del reato di cui all’art. 331 c.p. (Interruzione di pubblico servizio) in considerazione del fatto che i servizi di energia elettrica, di gas rientrano nei servizi di pubblica utilità intesi quali servizi che devono essere assolutamente garantiti agli utenti finali, oltre al reato di truffa ed appropriazione indebita”.
Tuttavia l’associazione avverte come sui rimborsi delle bollette per i consumatori che hanno subito rincari illegittimi dei prezzi si rischi un vero e proprio caos come avvenuto nel settore della telefonia con le fatturazioni a 28 giorni.
Per energia e gas i rimborsi delle maggiori somme pagate dagli utenti devono essere automatici e accreditati direttamente sulle bollette, in modo da evitare qualsiasi disagio ai clienti- Il diritto al rimborso deve inoltre essere riconosciuto anche a chi, nel mentre, ha cambiato fornitore, attraverso bonifici sul conto corrente o altre forme di pagamento – spiega il Codacons – In caso contrario saremo costretti ad avviare nuove iniziative legali a tutela dei consumatori coinvolti nel caso.
Proprio per aiutare gli utenti interessati dalle modifiche unilaterali dei contratti, l’associazione diffonde poi una guida pratica:
– Gli utenti che ricevono dal proprio fornitore comunicazione di aumento unilaterale delle tariffe o lettera di rinnovo del contratto di luce e gas che preveda aumenti dei costi, devono presentare un reclamo scritto all’azienda, autonomamente o attraverso l’ausilio del Codacons;
– Se entro 30 giorni il gestore non fornisce un riscontro, l’utente ha diritto ad un indennizzo variabile a seconda dei giorni di ritardo nella risposta;
– In caso di mancata risposta, o risposta non soddisfacente, i consumatori possono rivolgersi al servizio Conciliazione gestito da Arera, in modo da risolvere la controversia senza ricorrere ai tribunali.
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