Il Nettuno cade ma è ancora vivo. Parziale delusione per il Città di Nettuno del manager Trinci, che nel derby contro i cugini del Nettuno City guidati dal tecnico Morville non riescono a centrare lo sweep, cedendo l’onore delle armi nel secondo match. Il derby è sempre un capitolo a parte, e il diamante di gioco lo ha inesorabilmente confermato, ma in ogni caso il team verdeazzurro ha mantenuto la quarta posizione ed è lanciatissimo nella corsa play off. A sintetizzare il momento nettunese è intervenuto il giovane esterno Federico Giordani.
Giordani, come è stato possibile soccombere nel derby contro una squadra oggettivamente inferiore sotto il profilo tecnico?
“Sono cose che ci possono stare nello sport, il derby spesso sfugge ad alcuni pronostici, anche se la squadra si è espressa comunque a buoni livelli soprattutto nella prima gara vinta. Siamo partiti subito al massimo, con le ottime prestazioni di Aguilera e Mercuri, successivamente abbiamo pagato dazio forse per appagamento. Si è trattata di una partita tirata e anomala in cui eravamo partiti con il piede giusto, comunque uno stop ci può stare, l’importante è ripartire con il piede giusto”.
Adesso arriva la pausa per le nazionali. Si ripartirà dall’insidiosa trasferta di Rimini. Siete ancora in pole position per la lotta play off?
“Di sicuro questo stop ha inciso sulla classifica dove potevamo prendere il largo, ma il gruppo è molto motivato, a mio avviso ci sono tutti i presupposti per lottare fino in fondo. San Marino ha una gara da recuperare, Parma rimane un avversario ostico, ma siamo in fiducia e a Rimini ci giocheremo le nostre chance. Mister Trinci saprà come ricaricarci, ora ci attenderanno alcune amichevoli per mantenere la condizione e successivamente saremo pronti per la volata finale; ho piena fiducia in questo gruppo”.
Qual è stato il percorso agonistico di Federico Giordani e quale sarà il tuo futuro immediato?
“Ho cominciato giovanissimo nei Lions, giocando fino ai cadetti. Successivamente ho avuto l’onore e il privilegio di vivere la splendida esperienza dell’Accademia di Livorno, dove ho vissuto quattro stagioni molto formative. Lo scorso anno ho vestito la casacca del Nettuno City, vivendo anche una rapida esperienza americana nelle file del Los Angeles, poi è arrivata la chiamata del presidente Fortini e ho accettato di buon grado. Ho solo 20 anni e pendo di proseguire la mia avventura con questa maglia, anche perché la società ha progetti molto ambiziosi”.
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