“Sono rimasto sbigottito alla lettura del comunicato apparso sulla pagina Facebook “M5S Anzio – gruppo consiliare” in merito al bando della spiaggia di Lido dei Pini e ci tengo a fare un po’ di chiarezza.
Riporto i punti salienti che mi hanno lasciato perplesso:
“Con un bando uscito da pochi giorni all’albo pretorio il Comune intende procedere con un affidamento in convenzione del tratto di spiaggia di lido dei Pini tramite una convenzione per spiaggia libera con servizi.”
……… “All’interno di tali spiagge possono esserci delle aree stabilmente occupate da strutture e impianti assoggettate da regolare canone concessorio fino al 10% della superficie. Parliamo di 1500 metri, quindi una potenziale superficie di 150 metri lineari che potrebbe essere occupata da strutture bar, ristorante o altra attività, laddove la natura dovrebbe farla da padrone.”
…….. ” È stato redatto il Piano Unico degli Arenili (PUA) ? Cosa prevede per quell’area? È rispettato il criterio di equilibrio tra spiagge libere e spiagge libere con servizi? “
Vorrei far notare ai miei colleghi a 5 stelle, che il nostro bando è per spiagge libere (Art. 6 del regolamento regionale N.19/2016) e non per spiagge libere con servizi, che invece sono normate dall’articolo 5 del medesimo regolamento.
Ora per la prima tipologia il Comune può stipulare una convenzione “al fine di assicurare i servizi di assistenza, pulizia, salvataggio e altri servizi ritenuti necessari”, nonché “possono consentire l’installazione, per il periodo della stagione balneare, di strutture di superficie coperta massima di 25 metri quadrati realizzate in materiali ecocompatibili e di facile rimozione, e comunque nel rispetto della normativa vigente” da adibire sempre a servizi necessari (servizi igienici e infermeria). La seconda tipologia, invece, consente al concessionario la possibilità di poter garantire anche altre tipologie di servizi, tra cui effettivamente anche la ristorazione.
La differenza è abissale e diffondere notizie di possibili costruzioni fino a 150 metri lineari (?) ad uso ristorazione in zona SIC, è DISINFORMAZIONE.
Nel comunicato, inoltre, si pone il dubbio su un ipotetico criterio di equilibrio tra spiagge libere e spiagge libere con servizi.
Anche qui vorrei segnalare che la vera distinzione è tra aree utilizzate per finalità turistiche e balneari e arenili destinati alla pubblica fruizionele. Come emerge chiaramente dal regolamento regionale, spiagge libere in convenzione (ma anche quelle con servizi ex art. 5), rientrano sempre nella definizione di arelini destinati alla pubblica fruizione.
Forse i miei colleghi a 5 stelle fanno confusione con il bando approvato dai loro colleghi di partito a Nettuno più di un anno fa, dove si concedevano gli arenili ai sensi dell’art. 6 del regolamento regionale (spiagge libere in convenzione), ma veniva inserito nel bando la possibilità di adibire una superficie a ristorazione. In quel caso, ci fu probabilmente un errore di interpretazione tanto che, su segnalazione della capitaneria di Porto, la Regione Lazio bloccò il progetto e seguirono ricorsi da parte dei convenzionati.
Anche questa volta, rinnovo l’invito ad un’opposizione intelligente e costruttiva, che sappia argomentare seriamente le proprie posizioni e non con un’interpretazione confusionale della normativa di riferimento.”
Il consigliere comunale
Flavio Vasoli
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