Ritorna l’Assistenza Educativa Culturale per gli alunni diversamente abili di Ardea?
Stando alle ultime indiscrezioni sembra che il Comune, fra fondi propri e risorse sbloccherà lo Stato nelle prossime ore proprio in virtù della dichiarazione di dissesto economico-finanziario, riuscirà a racimolare circa 500.000 euro.
Ieri, 23 gennaio 2018, il sindaco Mario Savarese si è recato a Roma per alcuni incontri istituzionali volti proprio a tentare di sbloccare la situazione.
Sentito telefonicamente, ha confermato la notizia precisando che i tagli provengono da alcuni tagli alle spese dell’ente, dal taglio alle indennità di sindaco e giunta e parte da fondi fruibili per effetto proprio della dichiarazione di dissesto che il Ministero degli Interni oggi “dovrebbe” garantire.
Se non è un paradosso, poco ci manca, perchè, a quanto pare, se l’amministrazione pentastellata non avesse dichiarato il dissesto, secondo il Primo Cittadino, non avrebbe potuto usufruire di questa somma.
La cifra, però, non potrà coprire l’intero servizio fino a fine anno: di conseguenza, le strade potranno essere due: limitare l’assistenza ai bambini in comma 3 o tenere il servizio a pieno regime, senza poter arrivare a fine anno scolastico.
Per quanto riguarda la ripartenza del servizio, si parla del primo febbraio.
Giovedì alle ore 11.30, grazie alla richiesta di intervento dell’Istituto Comprensivo Ardea 1 e 3 (DS Carlo Eufemi), IC Ardea 2 (DS Enrico Raponi) e del Capo di Gabinetto della Prefettura di Roma relative alla gravissima situazione AEC, è stata convocata dalla Regione Lazio la Conferenza di Servizi Istruttoria in via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 per definire la soluzione al problema.
Intanto prosegue senza sosta la protesta dei genitori con la protesta delle mamme e dei papà dei ragazzi diversamente abili che frequentano le scuole del territorio e non possono usufruire più del servizio di aec, a seguito della decisione del Comune di sospenderlo per mancanza di fondi.
Giunti al settimo giorno di protesta con tanto di presidio permanente nell’aula consiliare “Sandro Pertini” di Ardea, si sono riunite ieri sera, intorno alle ore 18.00, insieme a molte famiglie in un flash mob in piazza del popolo per tenere alta l’attenzione rispetto alla protesta, esprimere disappunto per le scelte prese dal Comune fino a questo momento e sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema legato alla sospensione del servizio.
Giovedì 25 gennaio 2018, è attesa anche una fiaccolata che, partendo dall’aula consiliare occupata, attraverserà via Laurentina e via dei Rutuli (sotto all’arco) per arrivare in piazza del Popolo e transitare in via Garibaldi, davanti al Comune. Dopodiché un nuovo passaggio in piazza del Popolo per poi transitare in via Silla, via degli Etruschi, via dei Rutuli (zona cimitero), via Laurentina e tornare nell’aula occupata, dove l’assemblea permanente continuerà.
“Posso affermare con soddisfazione mia e di tutta l’amministrazione che il servizio Aec, per i ragazzi disabili del territorio, sarà ripristinato al più presto, per tutti coloro che ne hanno diritto, e sarà garantito fino alla fine dell’anno, grazie anche al senso di responsabilità della giunta, che si è tagliata parte delle indennità, e grazie a tagli in altri settori. Abbiamo raschiato il fondo del barile perché per noi, questo servizio, rappresenta una priorità”. E’ quanto dichiara in una nota il sindaco di Ardea Mario Savarese. “Le precedenti giunte ci hanno lasciato in eredità una pesante e disastrosa situazione economica che ci ha portato a questo punto – prosegue – E sono proprio i responsabili di questa situazione che, invece di andarsi a nascondere, ora si stracciano le vesti, in modo ipocrita, strumentalizzando la questione per tornaconto politico. L’amministrazione però ha lavorato alacremente per trovare una soluzione. Il Comune, infatti, ha conseguito lo sblocco di 500 mila euro, provenienti dalle proprie casse. Questa cifra ci permetterà di erogare il servizio per tutti i ragazzi che ne hanno diritto, fino alla fine dell’anno. Conto di far ripartire l’Aec con procedura di urgenza. Ci impegniamo comunque a reperire altre risorse per il futuro. L’amministrazione si è rimboccata le maniche e ha sempre lavorato nell’interesse dei cittadini per risollevare il bilancio e risolvere il problema Aec. A quanti ci accusano di non esserci mossi prima rispondiamo che lo status giuridico dell’Ente, conseguente alla difficoltà economica, non consentiva di intervenire prima del 31 di dicembre. Ci siamo sempre confrontati con tutte le parti interessate e abbiamo incontrato delegazioni dei genitori, in numerose occasioni, e dei sindacati coinvolti nella salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori, al fine di spiegare il motivo della momentanea interruzione del servizio e le tappe che hanno portato a questa criticità, adesso risolta. E’ giusto anche dire che il Comune riscontra il 40% di evasione su tutti i tributi e che, solo per la mensa scolastica, non sono state versate somme per oltre 550 mila euro. L’amministrazione è costretta a bloccare fondi per circa otto milioni di euro, denaro che i cittadini non versano e che potrebbe servire ed erogare servizi per tutta la collettività. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità per il governo del territorio e per il rilancio di Ardea, affossata dalle precedenti giunte, ma ognuno deve fare la propria parte. Il cittadino ha ragione nel chiedere buoni servizi, ma deve anche contribuire per ciò che gli compete, pagando quanto dovuto”.
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