Ancora polemiche, ad Ardea, attorno all’assistenza educativa scolastica per gli alunni diversamente abili. Dopo la manifestazione di ieri tenuta dai genitori (con l’incontro in Comune che dovrebbe tenersi oggi pomeriggio), questa mattina – 12 gennaio 2018 – sono stati i lavoratori e le lavoratrici del servizio Aec a manifestare in piazza, chiedendo un incontro con l’amministrazione comunale.
Gli operatori erano affiancati dalle sigle sindacali Usb (con la referente Michela Flores, di Usb lavoro privato Roma) e Cisl Fp (con Massimiliano Morgante, responsabile Cisl Fp Roma terzo settore).
La richiesta, ovviamente, è chiara: riattivare quanto prima il servizio sospeso al ritorno dalle vacanze natalizie in quanto, a detta dell’amministrazione comunale a Cinque Stelle, non ci sono fondi in bilancio. I rappresentanti dei lavoratori, in questo senso, credono che esistano delle soluzioni: trattandosi di un servizio essenziale e quindi che non può essere interrotto, è possibile, in base alle normative vigenti, convocare un tavolo con la Prefettura e l’Anac per ottenere, in via straordinaria e urgente, alcune risorse che possano garantire la ripresa del servizio e consentire agli alunni diversamente abili di frequentare per intero l’orario scolastico.
Al momento, a quanto pare, mancherebbero all’appello circa 900mila euro per garantire lo svolgimento del servizio almeno fino al termine dell’anno scolastico.
Intorno a mezzogiorno, infine, i rappresentanti sindacati sono usciti da un incontro avuto in Comune. «Abbiamo appreso, come sapevamo – hanno spiegato i due sindacalisti – che in cassa, nel bilancio approvato dal commissario prefettizio, per il 2018 c’è la cifra zero riguardo all’assistenza educativa scolastica e più di questo non si può spendere. Di conseguenza, abbiamo formulato una proposta per convocare un tavolo con la Prefettura di Roma, con l’Anac e con la Regione Lazio, che ha dei fondi da poter stanziare per il diritto allo studio. Dal Comune sono stati disponibili: noi, intanto, lunedì scriveremo alla Prefettura, all’Anac, alla Regione e al Miur per attivare tavolo. Lo faremo con una procedura d’urgenza e anche loro, come amministrazione, faranno i relativi passi. Crediamo che entro una settimana potremmo avere un primo incontro, altrimenti bisognerà aspettare il nuovo bilancio che, visto il dissesto dell’ente, non arriverà prima della fine dell’anno scolastico. Come sindacati – hanno concluso – abbiamo come nostro interesse primario che il servizio riprenda nel minor tempo possibile: lavoreremo a stretto contatto con l’amministrazione per spingere sulla convocazione rapida del tavolo, ma lavoreremo anche con la Regione. I fondi ci sono e proveremo a far anticipare tempi, mettendo in conto che la nostra premura sono i lavoratori e le lavoratrici. Chiaramente scriveremo anche alla cooperativa per capire se c’è la possibilità di una soluzione temporanea che possa far passare questo momento. Purtroppo, qualora la situazione non si sblocchi, si potrebbe andare verso alcuni ammortizzatori sociali».
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