Grande entusiasmo per la visita di questa mattina all’Oratorio Cristiano Ipogeo di Ardea, più di 50 persone provenienti da tutto il Lazio hanno partecipato alla straordinaria visita guidata organizzata dalla Pro Loco di Tor San Lorenzo al gioiello archeologico tra i più interessanti della regione.
L’iniziativa è stata possibile grazie a una intesa tra il Comune di Ardea, la Soprintendenza ai Beni Archeologici per il Lazio e l’associazione Pro Loco. Tra i presenti, oltre al dott. Michele Lotierzo, presidente della Pro Loco di Tor San Lorenzo, anche la dott.ssa Sonia Monia, l’assessore alla Cultura del Comune di Ardea e il dott. Giuseppe Cinelli, studioso di Religioni Antiche e Storia Medievale.
Scoperto casualmente all’inizio del 1964, l’Ipogeo Paleocristiano di Ardea rappresenta un vero e proprio gioiello architettonico per il territorio. Scoperto casualmente solamente nel 1964, in un terreno davanti gli scavi di Casarinaccio, è una delle testimonianze più antiche della presenza di cristiani nella regione.
La struttura è quella di una cripta sotteranea. Inizialmente concepito come ninfeo pagano (II secolo a. C.) l’Ipogeo venne in seguito adottato come luogo di culto cristiano a partire dal V secolo d. C. All’interno possiamo trovare diversi affreschi di scuola bizantina del XII secolo. Nel vano absidale è raffigurata, tra due figure femminili (che potrebbero rappresentare sante o allegorie), la Madonna in Trono con il Bambino.
Sul pilastro destro possiamo notare la raffigurazione di San Giovanni Battista, mentre al centro della volta compare l’Agnus Dei. Sul pilastro sinistro è invece raffigurato il Cristo Pantocratore a mezzo busto. Dentro all’Oratorio Cristiano Ipogeo possiamo trovare anche altre raffigurazioni, ad esempio quelle di due cavalieri; uno è stato identificato come San Giorgio, mentre l’altro potrebbe essere San Demetrio o San Teodoro.
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