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Ardea, statua dell’Airone sopra l’opera della “Solidarietà”: dopo Montesi, lo sdegno dell’artista Armandì e del consigliere Neocliti

Oggi parliamo di una questione che in questi ultimi giorni sta sollevando le proteste e le perplessità della cittadinanza. Si tratta dell’opera della “Solidarietà” , commissionata dal Comune di Ardea all’artista Armandino Lecca, detto Armandì, e realizzata nel 1998 . Posta in via Laurentina, all’entrata della città di Ardea, nei pressi del museo Manzù. La scultura era composta da due parti: un basamento e una parte superiore. Proprio la sezione superiore venne colpita dai vandali, per fortuna non si disintegrò ma venne conservata presso la tenenza dei carabinieri, la colonna ( la parte inferiore) rimase intatta. L’artista, tra l’altro, nel corso degli anni aveva dato la sua disponibilità a riparare la parte danneggiata.

Ad ottobre, sopra la collonna inferiore dell’opera è stata posizionato un bassorilievo raffigurante l’Airone – simbolo della città – sulla colonna in peperino di via Laurentina.

Dopo la nota del comitato civico “Ardea per Turnus“, sono seguite polemiche e critiche, una su tutte, quella del consigliere comunale Maurice Montesi, capogruppo di Noi con l’Italia che ha inviato un esposto al Ministro per i Beni culturali, al sindaco di Ardea, al comandante della polizia locale e al dirigente dell’area lavori pubblici dell’ente chiedendo dei chiarimenti sul posizionamento della scultura che fino a qualche tempo fa era posizionata sulla Rocca, fuori dalla scuola Manzù.

Dopo la segnalazione di Montesi arriva lo sdegno dello stesso artista Armandino Lecca, in arte Armandì autore dell’opera della “Solidarietà” e del consigliere Raffaella Neocliti.

Rivolgendosi al Sindaco di Ardea in una lettera, inviata domenica 18 novembre e protocollata giovedì 22 novembre, l’artista Armandì scrive: «Trovo difficile capire la decisione vostra di aver sistemato un’altra opera di un autore diverso sopra l’opera da me realizzata. La mia opera era sistemata già dalla data su indicata e lo spazio fu deliberato dalla stessa amministrazione di quel periodo».

«La vostra azione ferisce in modo particolare la mia sensibilità di uomo e di artista – aggiunge Armandì – e riapre una vecchia ferita mai chiusa. Invito la signoria vostraa trovare uno spazio diverso in modo da poter dare pari dignità all’opera dell’altro autore».

Sulla questione interviene anche il consigliere comunale Raffaella Neocliti: «Ad oggi l’amministrazione comunale ha pensato bene di poggiare sopra il basamento (ossia la parte dell’opera ancora integra) un pezzo di un’altra opera, che era stata regalata da un altro artista al Comune. Entrambe le opere hanno sicuramente la loro importanza, il Comune ha unito due parti di due sculture diverse, sia per il materiale utilizzato che per il genere architettonico ed ora, ci troviamo di fronte un’opera letteralmente distonica, due sculture che hanno un proprio significato e valore artistico, penalizzate attraverso una scelta a dir poco discutibile».

«Una decisione – aggiunge Raffaella Neocliti – presa in totale autonomia, senza interpellare nessuno e, a quanto pare, in mancanza di un iter burocratico (delibere e permessi). In questi ultimi giorni, mi ha contattato proprio lo scultore Armandì, che ha espresso tutta la sua amarezza, per il fatto che l’amministrazione ha deciso di poggiare una parte di un’opera sopra la sua. Noi sosteniamo e condividiamo la posizione dell’artista, poiché l’arte va rispettata, perché ogni opera rappresenta l’artista che la realizza».

«Come ritiene Armandino Lecca – conclude Neocliti – , la giunta dovrebbe trovare una soluzione, un nuovo spazio per dare la giusta autonomia e vitalità a entrambe le opere che, ciascuna a modo proprio, rappresentano Ardea. Ci meravigliamo inoltre del silenzio dell’allora assessore Dott.ssa Modica, archeologa ed esperta d’arte, che ben dovrebbe conoscere la sensibilità degli artisti. Dunque, noi porteremo avanti la nostra azione politica proprio per cercare di tutelare e dare l’adeguata visibilità a opere che sono entrate nel cuore della nostra comunità, e sono molto apprezzate dalla cittadinanza».

 

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