Ardea Domani aderisce a petizione per vincolo MIBACT su tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia e campagna Romana

Lo scorso 18 maggio, nel pieno della campagna elettorale, la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo (MIBACT), ha emanato una proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, denominata “Ambito delle tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia e altre della campagna Romana”.

La proposta di dichiarazione, che interessa una porzione importante del Comune di Ardea, sottolinea che le porzioni di territorio sopraindicate formano un insieme paesaggistico di notevole bellezza che è caratterizzato dalla persistenza delle caratteristiche agro-silvo-pastorali che per secoli hanno connotato la campagna
Romana e che in questi territori si sono conservate pressoché intatte.

I territori indicati nella proposta del MIBACT, come ricordato nella stessa comunicazione del Ministero, non sono comunque estranee a fenomeni già consolidati, o ancora in atto, di urbanizzazione civile e industriale.

Per fare in modo che la proposta del MIBACT non subisca variazioni, sotto la pressione di interessi che hanno altri obiettivi rispetto a quelli della valorizzazione del nostro territorio, Ardea Domani ha deciso di appoggiare ufficialmente la petizione a sostegno della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, promossa da numerosi cittadini, associazioni culturali, nonché comitati di quartiere di Montagnano, Santa Palomba e Roma Due.

La petizione ha lo scopo di chiedere che la dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area, venga ratificata dal MIBACT senza variazioni rispetto al testo originale.

Per Ardea Domani, la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio è una delle azioni più significative per immaginare un futuro sostenibile per la nostra Città.

Nella porzione di territorio interessata si conserva ancora un insieme armonico e importante di insediamenti agricoli, aree più selvagge e  preesistenze architettoniche e archeologiche (torri, castelli e casali).

“Noi pensiamo però che oltre alla difesa dell’esistente, l’adozione della dichiarazione ad opera del MIBACT ci permetterebbe di fare un passo in avanti – dichiara il portavoce di Ardea Domani, Luca Vita – e di iniziare ad interrogarci concretamente su quale tipo di sviluppo economico assicurare alla città di domani.

Il vincolo paesaggistico che andrà a stabilirsi con la proposta ministeriale da un lato difenderà una zona affascinante e bella del territorio comunale dal consumo del suolo e da nuovi impianti industriali che avrebbero un impatto devastante sull’ambiente e sull’intera città.

La proposta ci interroga però anche su come utilizzare un territorio che rappresenta circa il 20% di tutta la superficie comunale”.

“Siamo convinti che questa sia una bella occasione per iniziare – insieme ai cittadini, alle forze politiche e sociali e alle istituzioni – un lavoro comune per definire potenzialità, limiti e linee guida per lo sviluppo e la valorizzazione di questa area e dell’ampio patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico della città.

Può essere un primo, concreto passo, per innescare un ciclo veramente virtuoso e ridare dignità alle ricchezze del nostro territorio”.

“Su questo tema – conclude Luca Vita – vogliamo dare il nostro contributo, come movimento cittadino, non solo partecipando alla raccolta firme a favore della petizione. Nei prossimi mesi, infatti, Ardea Domani sarà promotrice di occasioni di partecipazione e riflessione su questo e su altri temi che consideriamo centrali per un’azione di rilancio della politica nella città, finalmente all’altezza delle proprie possibilità e delle attese dei suoi abitanti”.