«Chiediamo la messa a norma dell’aula consiliare Sandro Pertini per eliminare le evidenti barriere architettorniche». E’ questo il grido di Barbara Tamanti, neo presidente presidente della Consulta per il superamento delle disabilità di Ardea, nei confronti dell’amministrazione comunale.
«La consulta cittadina per il superamento dell’ handicap ha come scopo quello di organizzare iniziative di sensibilizzazione e informazione proprio sulle tematiche inerenti alla disabilità – specifica Barbara Tamanti – Ad Ardea, il luogo simbolo di rappresentazione cittadina è senza dubbio l’aula consiliare che ad oggi vanta diversi problemi di accessibilità per le persone con handicap. Tali problematiche sono state in piàù di un’occasione segnalate, resta il fatto che a tutto il 2018 restano enormi criticità sull’abbattimento delle barriere architettoniche».
«L’accesso al parter, per esempio, nel caso si volessero invitare relatori con disabilità motoria necessità di un’intervento – aggiungono i membri della consulta – Il bagno per le persone disabili predisposto è attualmente utilizzato come ripostiglio per attrezzature pulizia, mancante ancora del minimo accessorio per l’utiizzo dedicato, uno per tutti il maniglione. La consulta voleva organizzare un evento di interesse pubblico nella sala consiliare, ma trovandoci ancora in condizioni di impossibilità ad ospitare persone con disabilita’ motorie, ci vediamo costretti a rinunciare in attesa che l’ente, come più volte ci ha garantito, adeguerà questi piccoli ma fondamentali accorgimenti. Del resto siamo cittadini come gli altri e dobbiamo vedere riconosciuto il diritto ad usare la bellissima aula senza ostacoli di sorta».
«Due dei nostri membri e alcuni degli ospiti relatori, sarebbero penalizzati e non riteniamo questo accettabile – conclude il presidente della consulta Barbara Tamanti – per questo 2018 pertanto chiediamo, stavolta per iscritto, che si proceda alla messa a norma delle migliorie da noi più volte segnalate. Ardea deve essere una città inclusiva, come tutti comuni limitrofi e in linea con le leggi sull’ abbattimento delle barriere architettoniche».