Antonio Guido : “Lo spazio per gestire le emergenze e aiutare i soggetti in difficoltà a riprendersi la propria vita”.
Una struttura permanente per ospitare le persone indigenti e quelle che attraversano fasi particolari della loro vita.Una priorità, secondo il candidato sindaco della lista Ripartire Aprilia Antonio Guido, che nell’ambito del potenziamento dei servizi di assistenza alla persona e in particolar modo nei confronti delle fasce deboli, reputa necessaria l’apertura di una struttura che 365 giorni l’anno garantisca una gestione ottimale delle emergenze sociali, accogliendo senza tetto e persone in difficoltà.
“Se da un lato l’amministrazione deve garantire sicurezza e decoro ai cittadini, incrementando i controlli nei parchi e nei luoghi pubblici centrali e periferici che potrebbero diventare luoghi di bivacco, dall’altro deve anche farsi garante dei diritti delle persone indigenti, offrendo loro un pasto caldo e un posto sicuro dove poter stare negli orari notturni e non solo nei mesi più freddi dell’anno. Credo sia doveroso destinare una struttura comunale a questo utilizzo e realizzare un ricovero permanente per i senza tetto e per tutte le persone in difficoltà.Una struttura che verrà controllata direttamente dalla parte pubblica e gestita insieme alle associazioni specializzate nel settore. Questa servirà a gestire le situazioni di emergenza attraverso progetti mirati ai quali verranno destinate risorse del bilancio. Quando parlo di persone in difficoltà, mi riferisco anche a chi perde improvvisamente il lavoro, o ad esempio a tutti quei padri separati che non riescono a sostenere tutte le spese, alle mamme single, agli anziani soli. Aumentare i controlli anche per prevenire l’occupazione abusiva dei siti dismessi non serve senza offrire una alternativa”.
La città di Aprilia, nonostante abbia superato i 70 mila abitanti, non vanta un ricovero permanente per la gestione delle emergenze. Il comune infatti, ormai da quattro anni, garantisce solo un ricovero per l’emergenza freddo, allestendo un campo provvisorio presso l’autoparco comunale. Un progetto affidato alle associazioni, a conti fatti troppo costoso e limitato nel tempo.
“Perchè il servizio sia davvero efficace, non dovrà trattarsi di una struttura ben collegata, e dovrà essere raggiungibile anche a piedi da chi ne ha bisogno.Una struttura sarà permanente, dove le persone verranno ospitate solo nella fase di emergenza. Tendere loro la mano nel momento del bisogno sarà solo il primo passo. L’amministrazione poi, attraverso progetti specifici, dovrà cercare di aiutare costoro a superare il momento di crisi, aiutandole a riprendersi a loro vita. Potrà farlo anche attraverso il supporto di tutte quelle associazioni di volontariato che oggi operano sul territorio per mitigare il disagio sociale. Aprilia ha diritto a servizi sociali e assistenziali che funzionino, perchè una città che soffre è una città poco sicura e in balia del degrado”.
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