Dopo il ritiro delle deleghe agli assessori di Anzio, le note del Partito Democratico e del consigliere Lina Giannino:
“Lo dicevamo da tempo ma a smascherare le tensioni interne all’Amministrazione De Angelis sono bastate un’intervista in tv a dir poco sorprendente, in cui emergono con chiarezza la visione della cosa pubblica di alcuni e le lotte interne al centrodestra, ed una determina che trasforma un diritto di superficie a diritto di proprietà di un immobile comunale per una cifra ridicola ad un’altro assessore. Due eventi che hanno rotto ogni equilibrio e la cortina di fumo di un’apparente un’unità. Le liti e le tensioni sono la prima causa dell’evidente immobilismo di questa Amministrazione e a pagare per la guerra tra consiglieri e assessori sono i cittadini che si trovano la città sommersa dai rifiuti, le strade piene di buche, nessun problema risolto ed una campagna marketing per vendere un prodotto turistico che non esiste. Questi i risultati di due anni di Amministrazione targata De Angelis, che ha perso 4 milioni di euro per opere essenziali, che guarda il Paradiso sul mare crollare a pezzi e secondo alcuni pensa già al voto nazionale per lasciare il Comune di Anzio. Tutto questo senza contare che non esiste a livello amministrativo la ‘sospensione’ degli assessori e che questa mossa non è altro che l’ennesimo tentativo del Sindaco di mascherare tensioni che non è evidentemente in grado di risolvere.”
Partito Democratico
“In queste ultime ore stiamo assistendo ad un teatro alla Edoardo con tanto di comportamento della Regia Marina Borbonica “Facimm ammuina” era un comando che si eseguiva sui legni Borbonici quando c era una ispezione. Tutti i marinai dovevano far finta di fare qualcosa, ma in realtà non facevano nulla. Così sta succedendo all’ interno della giunta del comune di Anzio. Il sindaco ” sospende” le deleghe degli assessori e le Avoca tutte nella sua persona. Ma le deleghe, assegnate dal sindaco per iscritto, non possono essere sospese, bensì solo revocare con tanto di ordine scritto e motivazioni che ne giustifichino il ritiro. La delega è un atto di fiducia che il primo cittadino assegna ad una persona (concorrente o non) perché costui dovra’ portare avanti una parte del programma elettorale presentato in consiglio comunale. Se tale fiducia viene meno, decade la delega che verrà assegnata ad un altro soggetto. Ora assistiamo ad una ulteriore farsa da parte di questa amministrazione. Il sindaco ” tuona” sospendendo le deleghe (atto non contemplato) oralmente senza revocare con atto scritto e motivato. Gli assessori restano al loro posto, supplicando il rientro, e continuando a percepire lo stipendio. Perché il sindaco continua a tenerli pur venendo meno la fiducia in loro? Possono continuare a percepire lo stipendio? Oppure è la solita” ammuina” fatta per non cambiare nulla?”
Lina Giannino capogruppo PD
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