Ieri, martedì 17 ottobre 2017, presso l’ufficio via della Regione Lazio in Roma, si è svolta l’ultima e decisiva conferenza dei servizi in merito al progetto di impianto di gestione rifiuti organici e produzione di biometano proposto dalla società Green Future 2015 srl in zona Padiglione Sacida.
Oltre agli enti pubblici preposti (Regione, Comune di Anzio, ASL RM6, Città metropolitana ed altri), sono stati invitati comitati ed associazioni di Anzio, accreditati nei precedenti incontri.
Per il Comune ieri erano presenti per esprimere parare contrario alla realizzazione di questo impianto il Sindaco Luciano Bruschini, unitamente a Consiglieri Candido De Angelis, Danilo Fontana, ed al dirigente comunale Ing. Dell’Accio. Associazioni e comitati rappresentano i diritti e le aspettative dei cittadini di Anzio e Nettuno, indignati per un impianto di gestione dei rifiuti organici, con produzione di biometano, che non è stato concordato con la comunità locale, che si aggiungerebbe al precedente impianto biogas già autorizzato della società Anziobiowaste adesso recentemente acquisita dalla società Asja Ambiente Italia srl.
I due impianti insieme a regime arriveranno a trattare una quantità di rifiuti organici pari a venti volte superiore a quella prodotta dalla città di Anzio, trasformando di fatto Anzio nella pattumiera di Roma. Il tutto accade in assenza di un Nuovo Piano Regionale Rifiuti che dovrebbe regolamentare questa nuova tecnologia e racchiudere il trattamento dei rifiuti in ambiti territoriali.
Il gruppo Uniti per l’Ambiente non è contrario alla tecnologia biogas in quanto tale, ma ai criteri in base ai quali vengono prospettate queste due centrali sul territorio.
Gli impianti, unitamente ad un centro stoccaggio rifiuti, verranno costruiti nel raggio di trecento metri dalla scuola primaria e dell’infanzia di Sàcida, in un territorio dal grande sapore e potenziale agricolo, vicino ad abitazioni, industrie, centri commerciali, aziende agricole, con le inevitabili conseguenze del caso, e dove sono già presenti realtà con potenziale inquinante.
Per queste, e per altre motivazioni, i cittadini di Anzio e Nettuno esprimono il loro fermo parere negativo alla realizzazione dell’impianto. Il coordinamento UNITI PER L’AMBIENTE si appella alla Regione Lazio affinché, in un sussulto di ragionevolezza, non dia parere favorevole all’impianto Green Future 2015.
Diverse associazioni e comitati locali (Comitato cittadini di Sacida, Comitato per Lavinio, Legambiente Anzio-Nettuno, Lavinio no-biogas, Anzio diva, Atena) hanno dato vita al coordinamento UNITI PER L’AMBIENTE, che esprime la sua forte contrarietà all’impianto Green Future 2015.
UNITI PER L’AMBIENTE è stata presente nella Conferenza dei servizi di ieri 17 ottobre 2017 con i propri rappresentanti e con il tecnico Architetto Francesco Canacari. ed intende far valere le decine di motivazioni ed osservazioni contrarie all’impianto. Anzio non diventerà la pattumiera di Roma.
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