Ad Anzio, continua a destare preoccupazione nei cittadini, l’impianto Biogas, realizzata in via della Spadellata. Per fare luce sulla questione abbiamo intervistato il dirigente alle politiche ambientali della Regione Lazio Flaminia Tosini. Le risposte ottenute, fanno emergere un quadro poco chiaro, forse perché ancora in fase di valutazione, ma che richiede ulteriore attenzione visto l’imminente collaudo della centrale, che dista a poche centinaia di metri da una scuola.
C’erano dei controlli e degli adempimenti, che dovevano essere svolti dalla società proponente, dall’inizio dei lavori e durante la realizzazione degli stessi. Secondo i dati e le informazioni acquisite presso gli uffici comunali di Anzio e nella Commissione comunale preposta, nessun ente risulta abbia verificato tali adempimenti. La stessa regione Lazio (ufficio VIA e ufficio rifiuti), ha respinto progetti analoghi a quello dell’impianto biogas della Anziobiowaste.
Per questi motivi pur non volendo entrare nel merito della regolarità della procedura oppure della revisione della stessa, in conseguenza delle decisioni della Regione Lazio (che avrebbe potuto portare al riesame in autotutela, come la Regione ha fatto per altri impianti per rifiuti) abbiamo chiesto:
1)Chi è responsabile dei mancati adempimenti della Ditta per inizio e svolgimento dei lavori?
L’impianto è stato autorizzato ma non collaudato. Ne è stato ancora presentato il collaudo. Le verifiche verranno effettuate in quel momento.
2)Nel caso la Regione venga a conoscenza, per esempio, che comune o altri enti non abbiano effettuato controlli o verifica, cosa deve fare?
Si decide in fase di presa d’atto. A questa fase partecipano tutti gli enti.
3)La Regione Lazio, nella determinazione della regione Lazio – numero G15616 del 05/11/2014 che prevedeva e imponeva tra l’altro di stabilire che la CO.GE.C. S.r.l.: 1) dovrà comunicare l’inizio dei lavori di realizzazione del progetto definitivo sopra approvato, ed autorizzato, all’Autorità Competente, al Comune di Anzio, unitamente al nominativo del Direttore dei Lavori; 2) di disporre che la COGEC S.r.l., nella fase esecutiva del progetto definitivo dell’impianto proposto, dovrà attenersi alle prescrizioni riportate nel relativo paragrafo dell’allegato tecnico alla presente A.I.A., fermo restando il rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative in materia edilizia, ambientale, e sanitaria; sono state controllate queste attività?
Agli atti ci sono della corrispondenza in merito. Si ripete la verifica verrà effettuata nella presa d’atto.
4)La regione Lazio, nella determinazione numero G13316 del 03/11/2015 Anziowaste doveva presentare garanzia economica. Nella polizza di fidejussione si dovrà fare esplicito riferimento al presente atto e alla D.G.R. 239/2009. La durata della polizza è pari alla durata dell’autorizzazione maggiorata di due anni;
La polizza è condizione necessaria per l’esercizio. L’impianto non è in esercizio. Le modalità di verifica della polizza sono quelle della dgr 239/2009 e smi.
5)Determinazione della Regione Lazio- numero G16091 del 16/12/2015 imponeva di rivedere il piano di monitoraggio e controllo.
Anche questo sarà verificato prima della messa in esercizio qualora la presa d’atto avrà esito favorevole.
LdB
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