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Anzio

Anzio, il giornalista Carmelo Abbate racconta la storia di Pierpaolo vedovo e con un figlio autistico

Il noto Giornalista Carmelo Abbate ha raccontato la triste storia di Pierpaolo cittadino di Anzio. L’uomo è vedovo ed ha due figli di cui uno autistico:

”Lui è Pierpaolo. Vive ad Anzio, Roma. È il 4 ottobre del 2014. Ha 45 anni. La moglie sta cucinando. Lui esce a prendere il burro, porta con sé il figlio più piccolo, Valerio. Passano 20 minuti. Pierpaolo rientra. Matteo sta guardando la televisione. Dov’è la mamma? Il figlio indica il piano di sopra. Pierpaolo sale le scale. La moglie è sdraiata sul letto. Ha gli occhi chiusi. La chiama. Non risponde. È immobile. Si avvicina. La scuote. Niente. Pierpaolo chiama i soccorsi. Arrivano in fretta. Cosa le è successo? Si riprenderà? Aspetti fuori. Passa qualche minuto. Ci dispiace, sua moglie è morta. Ha detto proprio morta. Aneurisma cerebrale. Agnese aveva 43 anni. Pierpaolo vede nero. Rientra in casa, gli gira la testa. Ha la mente vuota, il cuore a pezzi. Guarda i suoi figli. Matteo ha 7 anni, frequenta le elementari. Valerio ne ha 4, soffre di una grave forma di autismo. Pierpaolo non ha nessuno che lo aiuti. È costretto a lasciare il suo impiego a tempo pieno. Si arrangia con lavori occasionali. Fa il consulente, il portiere, l’operatore telefonico. Ma le spese sono tante, i soldi non bastano. Va avanti con l’assegno di accompagnamento. Ogni mattina si alza presto, prepara la colazione, si veste e accompagna i figli a scuola. Torna a casa, fa il bucato, stende, stira, cucina. Matteo rientra alle due, Valerio alle quattro. L’autismo è peggiorato, Valerio soffre pure di crisi epilettiche. Pierpaolo non lo può lasciare nemmeno un minuto. A volte gli sembra di impazzire. È incastrato. Non riesce a tirarsi fuori. Deve prendersi cura dei figli, da un punto di vista affettivo ma anche materiale. Per farlo ha bisogno di un lavoro. Ma nel momento in cui lo trova, non ha nessuno che lo aiuta e finisce per perderlo. La coperta è cortissima. Lui sta morendo di freddo. Oggi Pierpaolo è un uomo di 50 anni, disoccupato. Vuole lavorare. Deve lavorare. Vuole e deve prendersi cura dei figli. Ha bisogno di aiuto.”

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