Carlo Verdone Cittadino Onorario di Anzio. Presso l’Ufficio del Turista sono disponibili i biglietti, al prezzo di 10 euro, per assistere alla storica serata del 30 agosto a Villa Adele. Carlo Verdone: “Anzio, scenografia della mia libertà”. L’incasso sarà interamente devoluto per la realizzazione della Cittadella di Padre Pio
Dal pomeriggio di ieri, presso l’Ufficio del Turista, in Piazza Pia 19 ad Anzio, sono disponibili i biglietti per assistere alla storica serata che, nel nuovo teatro all’aperto di Villa Adele, venerdì 30 agosto, vedrà protagonista il grande regista, sceneggiatore e attore, Carlo Verdone, al quale il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, conferirà la Cittadinanza Onoraria.
Il prezzo simbolico del biglietto è pari a 10 euro. L’Ufficio del Turista, cabina di regia per lo sviluppo turistico del territorio, è aperto, tutti i giorni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 00.00.
L’incasso della serata, come deciso dal Sindaco, Candido De Angelis e dal Maestro, Carlo Verdone, sarà interamente devoluto all’Associazione I Discepoli di Padre Pio, guidata dalla Figlia Spirituale del Santo di Pietralcina, Irene Gaeta, quale contributo per la realizzazione della “Cittadella di Padre Pio a Drapia (VV) – Casa Pediatrica Socio Sanitaria Oncologica Madonna di Fatima”, centro medico e scientifico per la cura dei bambini gravemente malati.
Carlo Verdone, che sarà intervistato dal noto critico cinematografico, Mario Sesti, nella serata evento del 30 agosto, al teatro di Villa Adele, commenterà alcune scene dei suoi film e ricorderà “episodi divertenti, poetici e significativi della meravigliosa giovinezza, nella sua amata Anzio”.
“Dal 1964 i miei genitori – scrive Verdone nella toccante lettera pubblica all’amata Anzio – si decisero a scegliere Anzio come luogo di villeggiatura. Ogni anno cambiavamo appartamento: Viale Paolini, Via Gramsci, Via Cupa, Santa Teresa etc… Se oggi mi chiedessero quali furono i tempi migliori, io risponderei gli anni ’60 vissuti durante le vacanze estive ad Anzio. A poco a poco la cerchia delle mie amicizie si allargò incredibilmente. Si perché ad Anzio c’erano tantissimi romani con figli della mia età e quindi molti di loro diventarono, negli anni, “grandi amici”. E con molti lo siamo ancora. Quante osservazioni ho colto in quel periodo …E quanto mi sono servite nel mio lavoro! Quante risate, quanti amori finiti bene o conclusi nella disperazione! Quanta musica dal jukebox del Tirrena o dal mangiadischi a casa di qualcuno. Quanti film ho visto nelle due arene storiche (Arena Antium e Cinema Estivo), quante corse fino a Nettuno per sfondarci di bombe calde alla marmellata! Erano anni pieni di leggerezza, aggregazione e vera condivisione. Erano gli anni della nostra giovinezza. Ed Anzio – conclude Carlo Verdone – era la scenografia della nostra libertà”.
(foto Carlo Verdone di Claudio Porcarelli)
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