Sono tre gli indigenti che da mesi vengono ospitati con pasti e coperte al Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno: Un immigrato, un clochard conosciuto con il nome di “Peppe Ciavatta” ed un pensionato di Nettuno senza fissa dimora. I tre hanno scelto la sala d’attesa del presidio ospedaliero per rifugiarsi dal freddo, dalla fame e dall’indifferenza. Una fotografia molto comune nei grandi ospedali di Città, ma che nelle piccole realtà di provincia desta molta attenzione perché è più evidente e meno diffuso come fenomeno. Tre storie di persone con una matrice comune di abbandono e povertà. Ormai non sono piu le chiese, i posti che accolgono i senza tetto, ma sono gli ospedali. Non ci sono clochard che dormono fuori i portoni chiusi delle cattedrali, ma ce ne sono molti nei pronto soccorso arrangiati con delle coperte e sdraiati sulle sedie delle sale d’attesa. Una realtà che ha suscitato indignazione in diversi cittadini, per la mancanza ad oggi di soluzioni adeguate. Nei prossimi giorni, cercheremo di avvicinare queste persone per conoscere le loro storie.
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