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Ambiente

Ambiente: assessora Roma, nel 2022 verificato oltre 80mila alberi

La gestione del verde di Roma “è una gestione complessa, che abbiamo rimesso sui binari giusti dopo troppi anni in cui sono mancati gli investimenti necessari”. Lo scrive su Facebook l’assessora capitolina all’Agricoltura, all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. “Stiamo parlando di un patrimonio da curare di oltre 400 km quadrati di verde pubblico tra giardini, parchi, ville storiche e riserve naturali e circa 350 mila alberi. Curare il nostro verde significa sfalciare con regolarità e potare con criterio. Molti dei nostri grandi alberi, soprattutto i pini e i platani – dice Alfonsi -, hanno una età media che supera i 60/70 anni, che per piante che vivono in un ambiente urbano sono moltissimi. Come gli esseri umani, nel momento in cui si avvicina la vecchiaia hanno bisogno di cure più assidue e continuative, che richiedono anche molte risorse economiche a disposizione. Per questo motivo fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo raddoppiato gli investimenti sulla cura del verde rispetto agli anni precedenti, ponendo grande attenzione alla cura degli alberi. Grazie a queste maggiori risorse abbiamo verificato nel 2022 più di 80.000 alberi e decuplicato il numero degli interventi di potatura, passando dai 6176 del 2020 ai 70.200 alberi potati nel 2022 e su questa grandezza vogliamo tararci annualmente, in modo da garantire un intervento ogni cinque anni su ciascun albero, come richiesto dalle migliori pratiche agronomiche”.

Oltre a questo, “tra il 2022 e 2023 sono stati effettuati circa 48.500 trattamenti sui pini per la cura della toumeyella”. Dice Alfonsi “Abbiamo dovuto abbattere poco più di 7000 alberi malati o giunte a fine vita, ma anche messo a dimora 13.000 nuovi alberi nel 2022 contro i 202 del 2020. Una maggiore cura significa minori rischi per le persone, minori danni alle persone cose e di conseguenza minori rimborsi a spese della collettività. Dai 1710 sinistri registrati nel 2018, siamo passati a 440 nel 2022. E così il numero di schianti: 143 alberi caduti nel 2018, 36 nel 2022. In un contesto caratterizzato da numeri così grandi come quello della città di Roma il rischio zero non esiste, ma attraverso una seria programmazione pluriennale degli investimenti per gli interventi di cura, che è quello che stiamo facendo, il rischio potenziale può essere sicuramente abbassato e tenuto sotto controllo. Ricordiamo il massiccio intervento per la messa in sicurezza della Via Cristoforo Colombo, con le prove di trazione effettuate su ciascun pino presente sulla carreggiata di una delle arterie di maggior percorrenza della nostra città. E anche il grande intervento di potatura sulle centinaia di grandi platani e altre alberature di Via Nomentana dello scorso autunno, rispetto al quale gli avvenimenti recenti ci hanno dato ragione sulla scelta di portarlo a termine. Rispetto ai lungotevere della zona centrale della città, negli ultimi 18 mesi sono stati potati 515 grandi platani I (da L.tevere Michelangelo a L.tevere Sanzio sia sulla riva destra, da L.tevere Aventino a L.tevere de’ Cenci sulla riva sinistra) su un totale di 819 presenti nel Municipio, ed eseguite oltre 70 indagini fitostatiche che avevano dato tutte esito positivo”.

L’incidente del 25 luglio “è avvenuto in uno dei tratti di lungotevere della riva sinistra -si legge ancora sul post- le cui alberature non erano state ancora oggetto degli interventi di potatura, già programmati per la prossima stagione autunnale, secondo quanto previsto dal Regolamento del Verde cittadino. Ad un primo esame visivo i due rami caduti sulla carreggiata sono risultati necrotici. Nelle giornate di oggi e domani i tecnici del Dipartimento ambiente, con il supporto di un agronomo forestale, stanno esaminando le alberature in modo più approfondito per capire se c’è la necessità di effettuare interventi ulteriori di messa in sicurezza. Nella mattinata di oggi il Servizio giardini ha provveduto all’abbattimento di tre pini e un cipresso in Piazza San Marco, gli stessi alberi che erano stati esaminati e dichiarati pericolosi per la pubblica incolumità subito dopo la caduta del pino verificatasi sulla stessa piazza il 13 luglio scorso.Indagini rigorose sulla stabilità e lo stato di salute in particolare dei pini sono attualmente in corso in tutto il quadrante di Piazza Venezia e Via dei Fori Imperiali. Questi sono i fatti e numeri, che parlano chiaro rispetto all’impegno di questa amministrazione sulla cura del verde cittadino, e rappresentano la migliore risposta possibile alle polemiche – a tratti scomposte – portate avanti da alcuni in queste ore”. (Com)

redazione

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