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Allarme Dengue in Sudamerica: sintomi, cos’è e come si trasmette

(Adnkronos) – Si allarga l'allarme Dengue in Sudamerica. In Brasile i casi hanno superato quota mezzo milione e in Argentina l'infezione trasmessa dalle zanzare è stata rilevata in oltre la metà delle province del Paese. Preoccupazione che non risparmia l'Italia dove "nel 2023 ci sono stati oltre 360 casi di Dengue, di cui 82 autoctoni", ricorda Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali. Di seguito una sintesi su cos'è la Dengue, sintomi e come si trasmette. "Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri", come spiega il sito di EpiCentro dell'Istituto superiore di sanità. "Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue".  "La misura preventiva più efficace contro la dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. Diventano quindi prioritarie pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende. Dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata. Per ridurre il rischio di epidemie di dengue, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Ciò significa eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, ed effettuare vere e proprie campagne di disinfestazione che riducano la popolazione di Aedes – spiega EpiCentro – Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fabrizio Gerolla

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