La scomparsa di Irena Szewinska, straordinario talento, pilastro della storia dell’atletica, con sette medaglie olimpiche in cinque specialità e dieci record del mondo tra il 1965 e il 1976, ci ha privato anche di una donna dalle straordinarie qualità , quindi una dirigente che ha fatto ulteriormente grande lo sport polacco e il movimento olimpico. E’ stata la prima donna a infrangere il muro dei 50 secondi nel giro di pista e capace di detenere i record del mondo di 100, 200 e 400 metri. Purtroppo, la sua dipartita è giunta appena dopo la perdita dell’azzurra Paola Paternoster, italica icona degli anni cinquanta/sessanta. Questa coincidenza ci desta non poca emozione. Noi, che le abbiamo conosciute nel pieno del loro folgorante agire, ne conserviamo il ricordo esemplare e forse un po’ di quella energia straordinaria, che soltanto i semidei coronati con le fronde dell’Altis erano e sono capaci di trasfondere negli umani…
A PAOLA E IRENA
All’alitar leggero di un tramonto lesto,
inesorabile ruota la macina del tempo.
Borea, immemore della virtù del gesto,
vi ha fatto uscir dal campo,
scomposte le sembianze e fare mesto.
Ma la gloria vi lascia con gli onori,
tanto quanto il dolor nei nostri cuori.
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